L’archeologia è una materia dal valore inestimabile. L’uomo ne ha bisogno, per capire chi è e da dove viene. Grazie agli studi archeologici siamo riusciti ad ottenere molte informazioni sulla storia dell’essere umano. Ancora oggi i reperti e la loro tutela riescono ad affascinare i ricercatori. Il corso di laurea in Archeologia, per chi è appassionato della materia, ha degli insegnamenti molto interessanti. Vediamo insieme la scheda del corso di laurea.
Accesso alla laurea in Archeologia
Il corso di laurea in Archeologia (lm-2) è una laurea magistrale biennale. Pertanto, il suo accesso dipende dagli studi triennali conseguiti. In genere non si effettua un vero e proprio test di ingresso: può accedere al corso di laurea in Archeologia chi ha una laurea in Beni culturali, Lettere o Storia. Sulla sezione “requisiti di ammissione” di ogni ateneo, sono scritti nel dettaglio gli esami che si deve aver conseguito, in particolare le varie materie studiate indicate dal settore disciplinare. Ad esempio, l’accesso alla laurea in Archeologia può avvenire se si hanno crediti formativi in Storia greca (L-ANT/02), Archeologia classica (L-ANT/07), Storia romana (L-ANT/03). Controlla il piano di studi della laurea che hai conseguito per verificare se hai possibilità di accesso a questa magistrale.
Materie di studio ad Archeologia
La laurea magistrale in Archeologia prevede l’acquisizione di 120 crediti formativi. Alcuni atenei presentano vari curricula, per cui gli esami non sono uguali per tutti. L’Università di Pisa ad esempio ne offre tre: Medievale, Pre protostorico, classico. All’Università di Firenze c’è il corso di laurea in Archeologia con i percorsi in Archeologia preistorica, medievale, orientale o classica. Alcuni esami caratterizzanti della laurea magistrale in Archeologia sono:
- storia dell’archeologia
- arte del mondo greco
- epigrafia
- iconologia del mondo classico
- archeometria
- restauro
- conservazione dei siti archeologici
- topografia
- numismatica
- egittologia
- assiriologia
- etruscologia
- storia dei papiri.
L’Università di Bologna focalizza l’attenzione anche sui siti archeologici italiani, proponendo esami di archeologia dei siti vesuviani ed archeologia dell’Emilia Romagna nel medioevo. Durante il biennio è possibile svolgere l’attività di tirocinio curriculare, grazie cui si acquisiscono competenze pratiche. Per farti un esempio, clicca qui se sei curioso di scoprire i vari tirocini messi a disposizione dall’Università di Firenze.
Sbocchi lavorativi della laurea in Archeologia
L’archeologo in genere si occupa di dirigere o partecipare a scavi archeologici, decifra le epigrafi, restaura e valorizza i reperti, partecipa a dibattiti scientifici. Monitora i lavori pubblici e organizza la documentazione ed i reperti rinvenuti. Dal Miur, infatti, si apprende che l’archeologo può lavorare in: “istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, come Soprintendenze e musei. Organismi e unità di studio e di ricerca, di conservazione del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale. Lavora presso enti ed istituzioni, pubbliche e private (quali Comuni, Province, Regioni, fondazioni). Può lavorare anche nell’editoria, della pubblicistica e con altri media specializzati in campo archeologico”. Ti segnalo inoltre che, dopo la laurea, esistono diverse Scuole di specializzazione in Italia che ti permettono di perfezionare la preparazione universitaria. Questo percorso risulta utile per accedere ai concorsi per funzionari archeologi del Ministero, lavorare nelle Istituzioni Culturali o come libero professionista.
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