Come diventare Ricercatore Universitario

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Una delle domande che più si pongono gli Studenti Universitari è: come posso diventare Ricercatore? Tale ruolo è uno dei più ambiti negli ambienti universitari e non, soprattutto perché è la migliore strada per diventare Professore Universitario per chi decide di intraprendere il percorso Universitario o di voler lavorare in tale ambiente. Ma non esiste solo il Ricercatore Universitario, infatti ci sono ricercatori che lavorano anche presso enti pubblici o privati. Ma quindi, come si diventa ricercatore? Scopriamolo!

Cosa fa un Ricercatore

Prima di addentrarsi nel complesso mondo della Ricerca, ci sarà una domanda a cui alcuni non trovano risposta: cosa fa un Ricercatore? Il Ricercatore è una figura esperta in un determinato ambito che farà ricerche cercando di sviluppare teorie o prodotti, oppure in alternativa potrà esporre un proprio progetto che potrà essere finanziato dall’Università o da altri Enti esterni. Una volta terminato, il suo lavoro (sia esso un risultato o un prodotto) verrà ufficialmente presentato. Ovviamente è una figura che lavora in Centri di Ricerca: cosa sono? Ne abbiamo parlato in un altro articolo. Insomma la sua è una figura da vero appassionato della materia che decide di dedicare anima e corpo a quel che studia. Vediamo cosa fare per diventarlo.

Titolo di studio richiesto

Il titolo di studio richiesto minimo è una Laurea Magistrale. Oltre ciò, si dovrà aver fatto anche un Dottorato di Ricerca, essenziale per il concorso. Infatti, tramite il Dottorato si inizierà ad accedere a un percorso dove si affrontano i primi problemi o i primi quesiti e si iniziano a cercare delle soluzioni o nuovi spunti per la futura ricerca. La Carriera Universitaria, quindi, diventa fondamentale già dalla Magistrale e dal Dottorato, quindi da prima che ci si approcci al concorso. Un’altra prerogativa è quella delle pubblicazioni: aver fatto delle pubblicazioni in riviste ufficiali aumenterà il vostro grado di autorevolezza e quindi anche la possibilità di entrare in questo mondo. Ma come si accede al Concorso da Ricercatore?

Come si diventa Ricercatore

Adesso che sai il titolo di studio richiesto per diventare Ricercatore, parliamo del Concorso da Ricercatore, molte volte accessibile tramite dei bandi rilasciati dal MIUR. Esistono tre ambienti di lavoro per la ricerca: pubblico, privato o universitario. Tutti e tre gli ambiti hanno un loro percorso, vediamoli tutti:

Ricercatore Universitario

Per diventare Ricercatore Universitario si dovrà cercare il Bando dell’Università, come già detto molte volte questi Bandi si possono trovare anche sul sito del MIUR e poi svolgere le tre prove qui di seguito elencate:

  • la prima prova scritta si baserà su un tema riguardante il percorso di studi
  • la seconda prova invece sarà su argomenti affrontati durante il percorso
  • la terza e ultima prova è il colloquio

Da molti viene sottovalutata, ma la terza prova potrebbe ribaltare il risultato dei primi due test. Infatti è il momento in cui si presenta il proprio Curriculum Vitae e si parlerà delle esperienze lavorative precedenti. Se riuscirete a passare questi tre test, bene, siete Ricercatori! Ma di che tipo?

Quali tipi di Ricercatori Universitari esistono?

Ebbene si, non si diventa solo Ricercatori in Italia, ma si avranno diversi tipi di contratto che caratterizzeranno la tua ricerca e lo sviluppo della tua carriera. Esistono due tipologie di contratto, che sono: Ricercatore tipo A e Ricercatore tipo B. Quello di Tipo A ha un contratto di tre anni, con la possibilità di prolungare per altri due anni. Per continuare a rimanere in Università, alla fine di questo contratto, si dovrà fare un Contratto di tipo B. Il Contratto di Tipo B, invece, è un contratto Triennale che non può essere prorogabile ma che permetterà l’accesso alla carica di Professore Associato alla fine dei tre anni regolari. Ovviamente, per accedere a tale percorso si deve avere l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore associato, che si potrà ottenere con un test nazionale.

Ricercatore presso Enti Pubblici e Privati

I Ricercatori presso Enti Pubblici o Privati fanno un percorso diverso. Molte volte si accede anche qui tramite Bandi, ma si devono tener d’occhio anche i siti ufficiali degli Enti o crearsi già tramite l’Università dei contatti presso questi. In questo caso il test di valutazione per entrare sono diversi rispetto a quelli universitari: infatti si baseranno soprattutto sul talento e sul Curriculum Vitae del soggetto. Quindi, come già detto, costruirsi una carriera, un buon percorso, sarà essenziale anche per questi altri Enti. La differenza tra il Privato e il Pubblico è che nell’Ente Pubblico si può entrare anche dopo aver ricevuto una Borsa di Ricerca o un Assegno di Ricerca.

Carriera da Ricercatore

Come abbiamo visto, tra Tipo A e Tipo B, non esiste una carriera a Tempo Indeterminato per questo lavoro nell’ambito Universitario, l’unico modo per puntare a questo ruolo è lavorando per Enti di Ricerca Privati. Per poter continuare in questo lavoro in ambito Universitario si dovrà puntare in primis a diventare Professori Associati, e per farlo l’unica via è fare un Contratto di Tipo B insieme all’Abilitazione Scientifica Nazionale da Professore Associato.

Non bisogna dimenticare, però che per il Ricercatore Universitario c’è anche un limite di tempo: dodici anni. Passati questi, non potrà più provare a entrare in questi percorsi universitari. Quindi, si avrà anche un tempo limite per provare a diventare un Professore Associato, ed entrare a lavorare in Università: divertente, no?

Per quanto riguarda gli Enti Privati, ovviamente il tipo di contratto, determinato o indeterminato, dipenderà dal tipo di lavoro che si andrà a svolgere, quindi è indipendente dalla solita prassi Universitaria. Invece, negli Enti Privati, la carriera sarà più complicata, e si evincerà dalle scoperte o dalla capacità di saper organizzare un gruppo di lavoro.

Quanto guadagna un Ricercatore

Una delle domande che tutti si pongono è: ma quanto guadagna un Ricercatore? Definirla una vita donata alla materia che si ama non è un eufemismo. Ci vogliono tanti sacrifici e diversi anni di studio per iniziare a guadagnare in quest’ambiente: lo stipendio del Ricercatore è tra i 1400 e i 1900 euro al mese. Lo stipendio del Dottorando va dagli 800 ai 1650 euro al mese. Questi stipendi sono standard in tutta Italia e universali, cioè valgono sia se si parla di ente pubblico o privato sia se la carriera è in ambito universitario. Se invece si vuole continuare sul percorso Universitario, il Professore Associato guadagna 2300 euro al mese e il Professore Ordinario guadagna 4000 euro al mese.

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