Ogni Università è composta da vari dipartimenti che a loro volta sono ramificati in corsi di laurea; ogni corso di laurea può essere, talvolta, frazionato in curricula specifici. Ciò che intendiamo spiegare con questo articolo, però, è che tutti i percorsi di studio hanno un comun denominatore: gli esami universitari.
Fammi indovinare: non sei una matricola, oppure lo sei da poco e ti trovi sommerso da parole di cui non ti è ancora chiaro il significato? Crediti, sessioni, esami propedeutici… Continua a leggere per saperne di più!
Cosa sono i crediti formativi universitari (CFU)
I crediti caratterizzano un esame sotto il punto di vista temporale. Ogni corso di laurea presenta un manifesto degli studi che corrisponde all’elenco degli esami necessari da sostenere per conseguire la laurea, che sia triennale, biennale o magistrale a ciclo unico. Accanto al nome della materia è segnalato il numero di CFU, crediti formativi universitari: ogni credito corrisponde di norma a 25 ore di lavoro per studente. Citando il sito ufficiale del Miur: «I decreti ministeriali determinano, altresì, per ciascuna classe di corsi di studio la frazione dell’impegno orario complessivo che deve essere riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. Tale frazione non può comunque essere inferiore a metà, salvo nel caso in cui siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico». In termini semplificati, un esame con 12 cfu è solitamente più impegnativo di un esame o laboratorio con meno crediti. Una volta sostenuto l’esame, indipendentemente dal voto, allo studente saranno riconosciuti i crediti associati alla materia. I voti che si ottengono dal primo all’ultimo esame sono finalizzati alla media per il punteggio finale di laurea.
Come si suddividono le sessioni
Ogni anno accademico è suddiviso in due semestri, che a loro volta sono formati da una prima parte di lezioni e una seconda di esami: quest’ultima prende il nome di sessione. La sessione d’esame può essere invernale, estiva, autunnale o straordinaria, ed è un periodo in cui i vari docenti mettono a disposizione delle date utili a sostenere le prove, il cui numero varia in base alle università. Nelle giornate stabilite, lo studente può conseguire l’esame, che in questo contesto prende il nome di appello. La votazione minima per essere promossi è 18, la massima 30. Il docente, in base allo svolgimento della prova, può scegliere di assegnare anche la lode, un riconoscimento di certo soddisfacente e che potrebbe corrispondere a dei punti in più e variare la media complessiva dei voti.
Attenzione però, questo punteggio cambia in base all’Ateneo di appartenenza. In alcuni casi può valere ugualmente trenta punti! Un’altra opzione che varia in base all’università è l’anticipazione degli esami. Se lo studente ha concluso il suo piano di studi annuale (in alcuni casi è verificata anche la media, che deve essere 28/30, ma non sempre), può chiedere il permesso di svolgere un esame che è previsto per l’anno successivo. Ovviamente, fra i requisiti necessari, deve aver conseguito tutti gli esami previsti per il suo anno in corso. L’anticipo della sessione permette di sostenere l’esame di laurea prima del previsto.
Quali sono le tipologie di esami universitari
Gli esami universitari possono consistere in un colloquio orale con il docente che ha tenuto il corso, talvolta anche con i suoi assistenti o collaboratori. Può prevedere una prova “intercorso” che avviene durante la prima parte del semestre, quando le lezioni non sono ancora terminate; in questo caso il programma d’esame, ossia tutti gli argomenti da studiare ai fini della prova, sono dimezzati. Se la prova intercorso risulta superata, gli argomenti dell’appello ufficiale saranno i restanti. È importante a tal proposito, e in generale, organizzare il proprio studio in contemporanea alle lezioni, per non trovarsi impreparati e sovraccaricati.
Ad ogni prova intercorso viene assegnato un voto in trentesimi, che farà poi media con il voto dell’appello. Gli esami possono anche essere elaborati in forma scritta, con domande a risposta aperta, multipla, o esercizi, in base alla materia. Alcuni esami universitari possono essere detti “propedeutici”, ciò significa che bisogna superarne uno prima di altri. Tale propedeuticità è sempre segnalata quindi, bisogna fare molta attenzione quando ci si organizza la sessione. Questa modalità viene spesso scelta per quelle materie il cui studio non si può affrontare se non si sono svolte altre prove in precedenza.
Come si prenotano gli appelli
Quello che è necessario ricordare prima di sostenere gli esami è che ogni appello richiede una prenotazione. Sulla piattaforma mediatica del dipartimento universitario si trova una sezione apposita. In tal modo il docente avrà un elenco degli studenti che vogliono sostenere l’esame il quale, avverrà in ordine di prenotazione o alfabetico. È importante prenotarsi anche ai fini della convalida, ossia il momento in cui il voto è reso ufficiale ed entra a far parte della propria carriera universitaria.