Vuoi insegnare dopo la Laurea? Matricole universitarie, ci siamo! L’articolo che state per leggere è frutto di un grande lavoro di ricerca da parte della redazione di Uniperte. Oggi parleremo infatti dell’abilitazione all’insegnamento. Come diventare docente? Scopriamolo insieme!
Primi passi per l’abilitazione all’insegnamento
La prima cosa che c’è da sapere è che per insegnare bisogna essere abilitati a farlo. Per la maggior parte degli studenti è necessario aver conseguito i 24 crediti formativi universitari. Clicca qui per saperne di più. Tale requisito non vale per i laureati in Scienze della formazione primaria, i quali sono già abilitati all’insegnamento dopo aver terminato gli studi. Anche alcuni Master universitari permettono di avere, al loro termine, l’abilitazione all’insegnamento. È specificato nella descrizione del Master di riferimento.
Senza i 24 CFU non si può partecipare al Concorso docenti e quindi insegnare.
Concorso Docenti per l’abilitazione all’insegnamento
Beh… sì! Non bastano solo la Laurea Magistrale e i 24 CFU per insegnare. Si deve superare anche un concorso, noto come “Concorso docenti”. Ogni laureato concorre per una Classe di concorso, ossia per una materia, anche se è noto che con una Laurea Magistrale si può accedere a più Classi. Dovrai quindi sceglierne una sola e concorrere per una sola regione italiana. Vai su questo sito e seleziona la tua Laurea Magistrale, per vedere cosa puoi insegnare nelle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado (medie e superiori).
Ti faccio un esempio, io sono una laureanda in LM-65 (Scienze dello Spettacolo). Con la mia Laurea posso accedere, fra le tante, alla Classe di concorso A-07, cioè posso insegnare Discipline Audiovisive. In questo documento, scaricato dal sito del MIUR, è possibile vedere in maniera dettagliata quali saranno le modalità della prova che io andrò ad affrontare. Cerca la Classe (la materia) per cui vuoi concorrere e scopri cosa ti chiederanno di fare!
Graduatoria per insegnare
Superato il concorso, potrai accedere alla graduatoria. Tale elenco viene aperto dopo un certo periodo di tempo; l’ultima volta è stata nel 2020 e la prossima sarà nel 2022. Al tuo nome sarà affiancato un punteggio, sintesi di: voto di Laurea, certificazioni ed eventuali anni di insegnamento. Ogni volta che la graduatoria viene aperta, le persone che vi sono già all’interno possono aggiornare la loro posizione in base all’esperienza accumulata.
Come già detto, si accede con la Laurea Magistrale, tranne per i Laureati alla Triennale in Scienze dell’Educazione, per insegnare alla scuola Primaria. Le graduatorie riguardano solo le scuole pubbliche, non le private.
Diventare Insegnante con il Diploma
Si può diventare insegnante senza avere la Laurea Magistrale? Sì! Con il Diploma conseguito solo ed esclusivamente presso un Istituto Tecnico, si può diventare docente. In dettaglio, ITP, con la cui sigla si intende Insegnante Tecnico Pratico. Il docente ITP ha competenze tecnico-pratiche più che teoriche, e si colloca quindi all’interno dei laboratori delle Scuole Secondarie.
Gli insegnanti di questa tipologia sono, per il momento, esonerati dall’obbligo dei 24 crediti MIUR.
Attenzione: dall’anno 2024/2025 sarà necessario anche aver conseguito i 24 CFU per poter diventare un docente ITP.
Anche in questo caso è importante superare il Concorso Scuola; ottenendo il punteggio minimo si potrà insegnare, in caso contrario se si supera il Concorso con un punteggio basso si potrà ugualmente entrare in graduatoria.
Unità didattiche e di apprendimento
Se il tuo obiettivo è quello di conseguire l’abilitazione per diventare insegnante, è bene che tu conosca la differenza tra unità didattiche e di apprendimento.
L’unità didattica è il lavoro che svolge l’insegnante; in particolare: l’atto di trasferire le proprie conoscenze agli studenti. Si tratta dunque della modalità più famosa di insegnamento. Nell’unità didattica si definiscono gli obiettivi, si svolge la selezione dei temi da trattare e si pianifica il percorso di insegnamento. Si svolgono le lezioni e si verifica l’apprendimento degli alunni. Il docente ha dunque il compito di insegnare agli allievi a sviluppare le proprie capacità cognitive.
Per quanto riguarda l’unità di apprendimento, l’allievo viene posto al centro del percorso. In questo caso diventa importante la multidisciplinarietà; l’insegnante propone un macrotema e collega le varie materie. L’obiettivo è ottenere una scuola più inclusiva e partecipativa, perché gli studenti sono più vicini alla realtà che li circonda.
MAD
Infine vi spieghiamo cosa si intende con la sigla MAD. La Messa A Disposizione è una candidatura spontanea che si manda alle scuole, paritarie e pubbliche. Ci si mette a disposizione a prescindere della graduatoria; ogni scuola può attingere all’elenco della MAD se ha bisogno di insegnanti. Non c’è dunque una graduatoria in cui essere inseriti; l’aspirante docente può proporsi come supplente per incarichi di breve durata in tutte le scuole Secondarie d’Italia, senza vincoli.