Corso di Laurea in Giurisprudenza

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Il corso di laurea in Giurisprudenza, identificato con l’acronimo LMG/01, è una laurea magistrale dalla durata di cinque anni. Durante il percorso di studi gli iscritti a questa facoltà avranno modo di studiare il diritto e, più in generale, l’interpretazione giuridica.

Giurisprudenza: come accedere

Non è previsto un numero limitato di studenti che possono iscriversi a questa facoltà (il cosiddetto “numero chiuso”) pertanto sono le Università a decidere modalità di accesso e materie da studiare ai fini del test d’ingresso. Solitamente queste sono: lingua italiana, ragionamento logico-verbale, ragionamento logico-matematico, cultura generale, educazione civica e lingua inglese. Per maggiori informazioni ti potrebbe essere utile visitare il sito ufficiale dell’Università a cui vorresti iscriverti.

Quali materie si studiano per avere la laurea in Giurisprudenza?

Il percorso formativo può coprire più ambiti, a cui sono dedicati diversi curricula. Anche questo è un dato che varia in base all’ateneo. In generale, le materie di studio principali possono essere di quattro tipo:

  • Sostanziale come diritto costituzionale, diritto privato, diritto commerciale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto tributario, diritto penale, diritto internazionale, diritto europeo;
  • Processuale come diritto processuale civile, diritto processuale penale e diritto processuale amministrativo;
  • Economico come economia politica, politica economica, scienza delle finanze, economia pubblica;
  • Storico-filosofico come diritto romano, storia del diritto, filosofia del diritto.

Sbocchi lavorativi dopo la Laurea in Giurisprudenza

Gli sbocchi professionali che seguono questo percorso di studi sono diversi, in quanto la figura legale è presente in molti ambiti lavorativi. Alcune strade portano alle tradizionali figure professionali. Se sei interessato all’iter per diventare avvocato ti consigliamo di cliccare qui. Troverai tutto quello che c’è da sapere.

Per la magistratura il discorso è leggermente diverso. Se vuoi conoscere il percorso da intraprendere, clicca qui.

Lo stesso vale per il notariato: se vuoi diventare notaio devi superare un concorso, di cui trovi maggiori informazioni qui.

Queste sono le figure più conosciute, quello che non molti sanno è che il laureato in Giurisprudenza può anche lavorare nella pubblica amministrazione, nelle imprese, nei sindacati, nelle istituzioni nazionali, europee ed internazionali e in tutti i settori che richiedono conoscenze giuridiche. Altre figure inerenti sono consulente del lavoro e giurista d’impresa.

Per chi vuole diventare insegnante c’è la classe di concorso “19/A – Discipline giuridiche ed economiche” con la quale si può insegnare diritto negli istituti tecnici e professionali. Ti ricordiamo che per insegnare è necessario avere l’abilitazione tramite i 24 crediti formativi universitari, che puoi acquisire durante i tuoi cinque anni di studio. Se non sai di cosa si tratta, dovresti recuperare il nostro articolo a riguardo.

Dove studiare Giurisprudenza

L’Italia vanta un grande numero di Università che permettono di studiare Giurisprudenza. Secondo quanto riportato da un articolo di Tutored me, le prime tre migliori Università italiane di Giurisprudenza sono:

  • 1. Università Bocconi di Milano
  • 2. LIUC Cattaneo di Varese
  • 3. LUISS Guido Carli di Roma

Di seguito vi segnaliamo un ottimo elenco completo ad opera di Cestor di tutti gli atenei italiani in cui si può studiare Giurisprudenza. Per visualizzarlo, clicca qui.

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