L’Ingegneria meccanica è improntata principalmente sulla progettazione di componenti meccanici, sugli aspetti produttivi, tecnologici ed organizzativi delle industrie meccaniche e sui sistemi di gestione e produzione dell’energia. Il suo corso di laurea fa capo al percorso di Ingegneria Industriale, difatti, entrambe vengono identificate con la classe di laurea L-9. Una volta completati gli studi triennali sarai in possesso del titolo di Dottore in Ingegneria. Successivamente potrai accedere alla sezione B dell’albo degli ingegneri (previo superamento di un esame di abilitazione) e scegliere se continuare gli studi magistrali (i più gettonati sono quelli in LM33 o LM30) o entrare nel mondo del lavoro.
I requisiti di accesso per Ingegneria meccanica
Ingegneria meccanica non fa parte dei corsi ad accesso programmato a livello nazionale, ciò significa che sono le stesse università a stabilire le proprie modalità di ammissione. Nel caso tu scelga un ateneo a numero aperto ti verrà somministrato un test orientativo per valutare le tue conoscenze base. In caso di lacune, ti verrà attribuito un debito formativo (OFA) da recuperare nel corso dell’anno.
Nella maggior parte degli atenei, tuttavia, l’accesso al corso di laurea in Ingegneria meccanica è subordinato al superamento di un test di selezione. Il test di riferimento è il TOLC-I del Cisia – Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso. La prova si struttura in 50 quesiti suddivisi in 4 sezioni principali: Logica, Matematica, Scienze e Comprensione Verbale, seguite poi dalla sezione in Lingua Inglese.
Quali sono i principali ambiti di studio?
L’obiettivo formativo principale del corso di laurea è quello di assicurare una conoscenza di metodi e contenuti scientifici generali. Tra le attività formative di base puoi trovare:
- Matematica
- Informatica
- Statistica
- Fisica
- Chimica
In generale, acquisirai competenza specifiche per: analizzare e gestire le macchine, applicare metodi matematici per risolvere problemi ingegneristici, l’uso di un linguaggio tecnico specifico per il settore e così via.
Dove posso studiare Ingegneria meccanica?
Secondo il Censis, tra le migliori Università italiane di Ingegneria Meccanica del 2020/2021, sia per l’occupabilità, che per l’insegnamento, troviamo: l’Università di Trieste, ottima per i rapporti internazionali, il Politecnico di Milano che eccelle per la progressione di carriera, l’Università di Palermo, buona per i rapporti internazionali; e ancora:
- MODENA: Università di Modena e Reggio Emilia
- MARCHE: Università delle Marche
- FERRARA: Università di Ferrara
- PARMA: Università di Parma
- BOLOGNA: Università di Bologna
- BERGAMO: Università di Bergamo
- TORINO: Politecnico di Torino
Quali sono gli sbocchi lavorativi?
I laureati in Ingegneria meccanica sono tra i più ricercati nel mondo del lavoro. Trovano facilmente occupazione nelle industrie manifatturiere, nelle pubbliche amministrazioni, negli impianti di produzione e di servizio. E ancora, nelle industrie meccaniche ed elettromeccaniche, nelle industrie per l’automazione e la robotica, nelle aziende per la conversione dell’energia e così via.
Tra le figure professionali a cui puoi ambire con una laurea in Ingegneria meccanica citiamo:
- Designer e progettista industriale che si occupa di progettare e testare i macchinari.
- Progettista di motori colui che, ad esempio, lavora nelle scuderie automobilistiche per la progettazione e lo sviluppo di componenti automotive.
- Ingegnere dell’automazione industriale chiamato dalle aziende che hanno bisogno di ottimizzare i processi di produzione.
- Project Manager colui che studia i processi produttivi dell’azienda, innovandone e migliorandone le prestazioni.
- Vehicle dynamics specialist ruolo ricercato in ambito automotive, per lo sviluppo di prototipi di veicoli.