Quand’è che un corso si definisce “Interateneo”? Vi siete mai imbattuti in una denominazione simile? In questo breve articolo proviamo a parlarne. Vediamo insieme cosa significa!
Corso interateneo
Un corso “Interateneo”, come afferma il nome stesso, è condiviso tra più università. Gli Atenei partecipanti stipulano una convenzione. Tale accordo ha come intento l’unione di più obiettivi formativi in un unico corso di studio. L’idea è quella di coinvolgere più Atenei che, a turno, si occupano dell’amministrazione del corso.
Iscrivendosi ad un corso interateneo, gli studenti seguiranno le attività formative presso le diverse sedi. In tal modo, il titolo di laurea sarà congiunto e rilasciato dalle varie Università. Ciò avviene solo se è prevista la mobilità dei docenti.
Per fare un esempio, all’Università di Foggia c’è il Corso di Laurea Magistrale Inter-Ateneo in Scienze Viticole ed Enologiche. Tale corso ha sede amministrativa presso l’Ateneo di Torino. Le lezioni e gli esami si svolgono nei Dipartimenti delle Università di Torino, Milano, Palermo, Foggia e Sassari, e rilascia il titolo congiunto.
Corso internazionale
Vediamo adesso cosa significa “corso di studio internazionale”. Dopo aver terminato gli studi, è previsto il rilascio del doppio titolo di Laurea, congiunto con Atenei stranieri e quelli conseguiti interamente in inglese. Si assiste alla creazione di un percorso didattico, strutturato sotto forma di un programma integrato di studio. È prevista la collaborazione di più Atenei, convenzionati con istituti esteri.
Per quanto riguarda l’area internazionale, si riconoscono anche i “corso di studio internazionalizzati”. In questo caso, le competenze sono caratterizzate da un’aula internazionale, creata attraverso l’uso di una lingua straniera. Solitamente l’inglese.
Diamo adesso uno sguardo alle norme giuridiche. In una nota del MIUR 17, risalente al 16 febbraio 2011, è specificato che:
questi particolari Corsi di Laurea prevedono il rilascio agli studenti interessati, oltre che del titolo di studio “nazionale”, anche di un titolo di studio rilasciato da Atenei stranieri. In tal caso, “l’Ateneo italiano istituisce e attiva i CdS singolarmente, provvedendo ad erogare integralmente tutti gli insegnamenti (…). Gli Atenei partecipanti stipulano convenzioni con Atenei stranieri, finalizzate essenzialmente a disciplinare programmi di mobilità internazionale degli studenti (generalmente in regime di scambio)”.
L’università inoltre promuove delle azioni specifiche volte a migliorare il livello di internazionalizzazione dei propri programmi formativi. Ciò è possibile attraverso periodi di studio all’estero, presso cui c’è il sistema ECTS (crediti formativi riconosciuti anche all’estero).