Il nostro Paese detiene un primato nel mondo dell’enologia, in merito a qualità ed esportazione. Chianti o Negroamaro, Prosecco o Chardonnay, il vino è un prodotto immancabile sulle tavole italiane. Ci ricorda i nostri migliori brindisi, gli incontri galanti, le feste con gli amici e, perché no, anche un sorso da soli in casa. Bevanda antichissima (si ritiene fosse conosciuta già durante il Neolitico) il vino ci ha fatto e, ci farà compagnia, in molteplici occasioni. Insomma, a parte gli astemi, difficilmente si può fare a meno di un bel bicchiere di vino! Ma quanti di voi sanno che dietro questa bevanda c’è una cultura vastissima ed un mondo professionale molto articolato?
State pensando di far diventare la vostra passione per la conoscenza vinicola un lavoro? Volete però prima capire che studi intraprendere? Non vi resta che seguire il nostro articolo che vi fornirà tutte le informazioni necessarie a scoprire il mondo universitario che c’è dietro il vino!
Classi di Laurea
I percorsi universitari da intraprendere per occuparsi professionalmente del mondo vinicolo sono più numerosi di quanto si possa pensare. Solitamente è l’enologo il lavoro più affine e gettonato, ma non solo l’enologia permette l’inserimento nel settore di riferimento. Ecco tra quali corsi di laurea possiamo spaziare:
- Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali (L-25)
- Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (L-26)
La differenza tra le due Triennali è che, la prima si occupa più degli aspetti gestionali ed economici di un’azienda vinicola e del commercio del prodotto; perciò gli studi sono maggiormente focalizzati su aspetti territoriali, economici e di marketing; mentre la seconda è il vero e proprio studio sul prodotto: le competenze sono infatti più tecniche e scientifiche. Qui si approfondiscono gli aspetti chimici della bevanda e, il trattamento e la conservazione della vite.
Sono due strade diverse, ma entrambe accomunate dalla passione per lo stesso prodotto. Sta a voi scegliere quale percorre, seguendo la vostra predilezione, per l’aspetto commerciale o scientifico.
Dove si studia enologia
Sono 13 le città, in Italia, che ospitano Università dove è possibile studiare Enologia. Alla fine di ogni verso dell’elenco potrete leggere se è previsto un accesso libero o programmato.
- Avellino – Università degli Studi “Federico II” (Viticoltura ed Enologia) Accesso libero
- Cesena – Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” (Viticoltura ed Enologia) Accesso programmato
- Firenze – Università degli Studi di Firenze (Viticoltura ed Enologia) test di ingresso di Matematica, Chimica, Fisica, Biologia e cultura generale, i cui risultati non costituiranno elemento ostativo per l’immatricolazione, ma serviranno a identificare le attività propedeutiche integrative, finalizzate a colmare tale debito, a cui lo studente dovrà partecipare.
- Milano – Università degli Studi di Milano (Viticoltura ed Enologia) Accesso programmato
- Oristano – Università degli Studi di Sassari (Tecnologie Viticole, Enologiche ed Alimentari) Accesso programmato
- Padova – (Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche) Accesso programmato
- Palermo – Università degli Studi di Palermo (Viticoltura ed Enologia) Accesso programmato
- Pisa – Università di Pisa (Viticoltura ed Enologia) Accesso libero
- Teramo – Università degli Studi di Teramo (Viticoltura ed Enologia)
- Torino – Università degli Studi di Torino (Viticoltura ed Enologia) Accesso programmato
- Trento – Università di Trento (Viticoltura ed Enologia) Accesso programmato
- Udine – Università degli Studi di Udine (Viticoltura ed Enologia) Accesso libero
- Verona – Università degli Studi di Verona (Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche) Accesso programmato
- Viterbo – Università degli Studi della Tuscia (Tecnologie Alimentari ed Enologiche) Accesso libero
Sbocchi professionali
Secondo il documento del Miur sono tanti gli sbocchi professionali che l’intera Classe Triennale può garantire. I laureati infatti potranno svolgere, autonomamente, attività professionali in numerosi e differenti ambiti, tra queste elenchiamo:
- il controllo dei processi di produzione, conservazione e trasformazione delle derrate e dei prodotti alimentari
- la valutazione della qualità e delle caratteristiche chimiche, fisiche, sensoriali, microbiologiche e nutrizionali dei prodotti finiti, semilavorati e delle materie prime
- programmazione e controllo degli aspetti igienico-sanitari e di sicurezza dei prodotti alimentari, dal campo alla tavola, sia in strutture private che pubbliche
- la preparazione e la somministrazione dei pasti in strutture di ristorazione collettiva, istituzionale e commerciale, ivi comprese quelle eno-gastronomiche
- gestione della qualità globale di filiera, anche in riferimento alle problematiche di tracciabilità dei prodotti
- didattica, formazione professionale, marketing e l’editoria pertinenti alle scienze e tecnologie alimentari
- gestione di imprese di produzione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati, compresi i processi di depurazione degli effluenti e di recupero dei sottoprodotti
- confezionamento e la logistica distributiva.
Cosa fa l’enologo?
Ma adesso occupiamoci nel dettaglio della figura professionale che ha a che fare con il Corso di Enologia.
È l’enologo la figura professionale più comune dopo questo tipo di studi. Ma cosa fa nello specifico?
Da un articolo dedicato si legge che l’enologo segue tutte le fasi della produzione del vino: dall’elaborazione dell’uva, alla definizione del protocollo di lavorazione, alla valutazione della qualità dell’uva, fino all’imbottigliamento ed alla commercializzazione del prodotto finito. Il suo obiettivo primario è la produzione di un vino sicuro, eticamente corretto, gradevole dal punto di vista organolettico.
Dove lavora l’enologo?
- Aziende vitivinicole: L’enologo lavora nelle aziende vinicole, presidiando l’intero processo produttivo. Le aziende sono generalmente di piccole o medie dimensioni. Opera come collaboratore esterno ed interviene su richiesta del titolare dell’azienda.
- Cantine sociali: Può anche assumere funzioni di direzione della struttura e gestire i contatti con i soci, monitorare la qualità dell’uva e definire le diverse fasi di lavorazione.
- Aziende imbottigliatrici
- Aziende di consulenza: L’enologo può operare con altri colleghi per garantire servizi specializzati che accompagnano tutto il processo di produzione.
Quanto guadagna?
In Italia lo stipendio dell’enologo oscilla in media intorno a 16.000 euro annui, con una retribuzione mensile che si attesta sui 1.400 euro. Considerando che per il nostro paese, il settore relativo alla produzione e commercializzazione del vino, è uno dei più importanti per l’export, per i più competenti si può arrivare fino a 60.000 euro annui di retribuzione, ossia 5.000 euro mensili.
Differenza con il sommelier
È semplice: l’enologo è in cantina, il sommelier nei ristoranti. L’enologo produce il vino, il sommelier lo racconta. Quest’ultimo infatti si occupa più dell’aspetto sensoriale e gustativo della bevanda. Inoltre il sommelier non ha alle spalle una carriera universitaria. Per diventarlo, infatti, è necessario seguire un corso di una delle Associazioni nazionali Sommelier presenti sul territorio. Solitamente si tratta di seguire 3 cicli di corsi, normalmente composti da una quindicina di lezioni. Inoltre, per essere ufficialmente riconosciuti come professionisti, occorre passare un esame scritto e uno orale.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per scoprire l’affascinante mondo di lavoro e dedizione che si cela dietro un buon bicchiere di vino, prodotto fondamentale per il nostro Made In Italy e per la nostra economia. L’Italia è infatti primo produttore mondiale, vantando una ricchissima gamma di specialità diverse, legate al territorio di riferimento. Per cui, non sarebbe affatto azzardato decidere di intraprendere questa carriera universitaria.
Forse è proprio l’italiano ad avere più chance in questa professione; se non altro sarà sicuramente un modo per conoscere da vicino un prodotto straordinario, dal sapore familiare e accogliente.
Noi di Uniperte auguriamo a chiunque voglia iscriversi ad Enologia di studiare con piacevole interesse e proseguire il proprio percorso lasciandosi affascinare sempre di più dall’incantevole mondo del vino!