Secondo la rivista Forbes, tra i titoli di studio più richiesti sulla base del fabbisogno totale 2019-2023, al nono posto troviamo quelli linguistici. In effetti un numero sempre più alto di studenti iscritti alle facoltà di Lingue è coerente con un mondo che si fa sempre più globalizzato. Per cui oggi, conoscere le lingue è diventato non solo una prerogativa essenziale per la maggior parte delle assunzioni, ma anche un fattore di crescita personale. Ormai non più solo l’inglese; infatti, secondo la classifica di eurotrad.com, tra le lingue più studiate al mondo, dopo inglese e spagnolo, il cinese occupa la posizione di bronzo. Ciò sottolinea un crescente interesse verso le culture e le lingue orientali, che sta espandendo gli orizzonti degli studi dei ragazzi europei verso Est. È molto gettonato infatti il Corso di Studi di Lingue Orientali. Proviamo insieme a capire in cosa consiste e com’è strutturato in Italia.
Classe di appartenenza
Il corso di Lingue Orientali assume diverse sfumature. Intanto è bene precisare che appartiene alle Lauree in Lingue e Culture Moderne (L-11). Queste Lauree Triennali includono molti aspetti dello studio delle lingue: Letterature Moderne, Mediazione Culturale, Plurilinguismo ecc…
Al di là delle differenze, tutte sono finalizzate al conseguimento di obiettivi simili e prevedono i medesimi studi e competenze.
Ecco una sintesi proposta da un documento del Miur:
Obiettivi formativi
I laureati nei corsi di laurea della suddetta classe devono:
• Possedere una solida formazione di base in linguistica teorica e in lingua e letteratura italiana;
• Possedere la padronanza scritta e orale di almeno due lingue straniere (di cui una europea, oltre l’italiano), nonché del patrimonio culturale delle civiltà di cui sono espressione e una eventuale sufficiente competenza scritta e orale in una terza lingua;
• Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.
Cosa si studia
Attività formative di base:
• Letteratura italiana e letterature comparate
• Linguistica, semiotica e didattica delle lingue
• Discipline storiche, geografiche e socio-antropologiche
Attività formative caratterizzanti:
• Lingue e traduzioni
• Letterature straniere
• Discipline filologiche
Dove si studia
Lo studio delle lingue orientali assume varie declinazioni nei diversi Atenei. Alcuni corsi sono più mirati agli aspetti socio-culturali della lingua, altri ai meccanismi propriamente tecnici del linguaggio. Noi di Uniperte abbiamo stilato una classifica delle città italiane dove è presente almeno uno di questi corsi. Nella maggior parte dei casi sono Lauree Triennali dove si presuppone una buona conoscenza di inglese, spesso oggetto di comparazione con lo studio di una lingua asiatica a scelta dello studente. In molti di questi corsi le opzioni non arrivano solo dal continente asiatico. Sono tantissime infatti le lingue che si possono scegliere, anche quelle africane.
Numero chiuso o aperto? Dipende dalla Facoltà! Nota bene che alle volte, oltre a chiuso o aperto, leggerai degli accorgimenti più specifici richiesti dall’Ateneo.
Lista delle 12 città dove poter studiare vari aspetti delle lingue orientali
- Bergamo – Università degli Studi di Bergamo (Lingue e Letterature Straniere Moderne) – chiuso
- Bologna – “Alma Mater Studiorum” Università di Bologna (Lingue e Letterature Straniere Lingue, Mercati e Culture dell’Asia) – chiuso
- Pescara – Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” (Lingue e Letterature Straniere) – aperto
- Firenze – Università degli Studi di Firenze (Lingue, Letterature e Studi Interculturali) – aperto
- Macerata – Università degli Studi di Macerata (Lingue e Culture Straniere Occidentali e Orientali) – Se lo studente è in possesso di diploma di licenza media superiore con voto finale uguale o superiore ai 70/100esimi, la verifica della preparazione in accesso è data per acquisita. Nel caso di voto inferiore:
1) Gli studenti provenienti da Licei o Istituti superiori di ordine linguistico (conoscenza di tre lingue curriculari) sono tenuti a frequentare, entro il primo anno di corso, 30 ore di lettorato per la prima e la seconda lingua scelta.
2) Gli studenti provenienti da altri Licei e Istituti superiori sono tenuti a frequentare, entro il primo anno di corso, 50 ore di lettorato per la prima e la seconda lingua scelta.
- Milano – Università degli Studi di Milano (Mediazione linguistica e culturale applicata all’ambito economico, giuridico e sociale) – Aperto con test di autovalutazione obbligatorio prima dell’immatricolazione e Università degli Studi di Milano Bicocca (Comunicazione Internazionale) – chiuso
- Napoli – Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” (Lingue e Culture Orientali e Africane) – aperto (con un test d’ingresso obbligatorio volto ad attestare il possesso del livello minimo richiesto di lingua inglese (B1)
- Parma – Università degli Studi di Parma (Civiltà e Lingue Straniere Moderne) – aperto
- Perugia – Università degli Studi di Perugia (Lingue e Culture Straniere e Mediazione Linguistica) – aperto (È previsto un test d’orientamento da sostenere obbligatoriamente. Tale test è volto ad accertare la capacità di comprensione e ragionamento e la competenza nella definizione e nell’uso delle strutture lessicali e grammaticali della lingua italiana. È previsto inoltre un test idoneativo di lingua inglese rivolto a tutti gli studenti che intendono scegliere Inglese)
- Roma – “Sapienza” Università di Roma (Lingue e Civiltà Orientali) – chiuso e Università degli Studi Roma Tre (Lingue e Mediazione Linguistico Culturale) – aperto
- Urbino – Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino (Lingue e Culture Straniere) – aperto
- Venezia – Università “Ca’ Foscari” di Venezia (Lingue, Culture e Società dell’Asia Orientale) – chiuso
Che lavoro offre
È chiaro che conseguire una Laurea di questo tipo presuppone non solo una salda conoscenza linguistica, ma anche una piena coscienza del contesto socio-culturale e geografico dell’area oggetto degli studi. Per cui, parlando di lavoro, le possibilità sono molteplici e attuabili in vari campi, non solo quello dell’insegnamento. Prendiamo quindi spunto dal Sito di una delle Università italiane più rinomate in questo campo, l’Orientale di Napoli.
Gli sbocchi professionali più comuni:
- Università: Dottorato di Ricerca relativo all’area di interesse e prosecuzione nella carriera accademica; insegnamento nelle scuole
- Public Relations: Esperti Culturali presso Enti ed Istituti di Cultura, Aziende, Imprenditoria, Industria
- Interpretariato: in tutte le sedi in cui necessita, dalle più alte Istituzioni dello Stato, agli Uffici Comunali, al mondo del Commercio, dell’Industria, dell’Imprenditoria
- Traduzione: Mondo dell’Editoria, Case Editrici, Librerie, Biblioteche Management e mediazione commerciale nell’import-export, nel settore della Moda, Design, Alimentare, Tessile, etc.
- Agenti di Turismo: presso gli Enti le Istituzioni preposti, le Agenzie Turistiche, le Agenzie di Viaggio, etc.
- Ed in generale: Organizzazioni governative e non Istituzioni nazionali ed internazionali Rappresentanze diplomatiche e consolari in Italia e all’estero Ministeri (MAE, MCE, MiBAC, MiUR) Biblioteche e Soprintendenze Istituti Italiani di Cultura all’Estero Amministrazioni Regionali, Provinciali e Comunali Enti pubblici e privati Istituti finanziari Comunità Europea F.A.O.
Noi di Uniperte speriamo di essere stati utili nell’offrirti un quadro completo della realtà italiana sullo studio delle lingue orientali. Scegliere di studiare una nuova lingua è sempre un viaggio affascinante. Viaggio che oggigiorno risulta essere anche vantaggioso in ambito professionale. Il nostro team augura a tutti i futuri studenti di innamorarsi della lingua scelta e di partire il prima possibile verso quelle terre esotiche tanto citate nei libri! E un’inevitabile in bocca al lupo a tutti coloro che dovranno affrontare il test d’ingresso!