Cosa può fare un laureato in medicina senza specializzazione

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Tutti sanno che la strada se si sceglie di studiare medicina è lunga: test di ammissione, sei anni di intenso studio, esami da preparare, tirocini da frequentare ecc. Ma poi, è obbligatorio fare la specializzazione?

No!

Anche solo con una Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, se lo desideri, puoi lavorare.

Andiamo a scoprire cosa può fare un laureato in medicina senza specializzazione!

Fare il medico senza specializzazione

Con la Laurea in Medicina e Chirurgia, l’abilitazione (che da poco coincidono, essendo la laurea divenuta abilitante) e l’iscrizione all’Ordine, si può da subito esercitare la professione medica.

Nell’ambito privato si potrà esercitare qualunque branca della medicina (basta non dichiararsi specialista in…).

Per capirci, basta essere iscritti all’Ordine per poter eseguire una visita ad esempio cardiologica, neurologica ecc., prescrivere medicinali (tranne quelli soggetti a limitazioni) e richiedere accertamenti diagnostici.

Certo, è ovvio che il paziente, se deve scegliere, per una visita ortopedica preferirà uno specialista ortopedico!

Nel Servizio Sanitario Nazionale, invece, è necessario il diploma di specializzazione per esercitare una branca specialistica

Cosa può fare un laureato in medicina senza specializzazione: il medico di base

Indubbiamente la carriera che maggiormente predilige chi non sceglie una specializzazione è la medicina generale. Per diventare medico di base dovrai seguire il corso di Medicina Generale che dura 3 anni e conseguire, appunto, il titolo di Medico di Medicina Generale (MMG). Potrai a questo punto inserirti nelle relative graduatorie.

Senza il titolo di MMG, invece, puoi sostituire un medico di base per non più di 30 giorni consecutivi.

Ma ci sono anche tanti altri lavori con laurea in medicina e chirurgia.

Fare il ricercatore con la laurea in medicina

Una delle opzioni più popolari per i laureati in medicina è quella di diventare medico ricercatore. In questo ambito il medico può lavorare in laboratori di ricerca, università e aziende farmaceutiche. Qui può condurre ricerche su nuovi farmaci, sperimentare nuove terapie e sviluppare nuove tecniche diagnostiche.

Generalmente, per lavorare in ambito accademico ti occorrerà un dottorato di ricerca, mentre nell’ambito privato non sempre è necessario.

«Posso fare il ricercatore anche se laureato in medicina senza specializzazione?»

Si! Per fare il ricercatore medico, quindi, non occorre una particolare specializzazione. Qualunque medico, anche non specialista, può decidere di dedicarsi alla ricerca.

Vuoi fare ricerca in ambito accademico? Scopri come puoi fare leggendo il nostro articolo su come diventare ricercatore universitario!

Come ricercatore medico avrai, poi, la possibilità di scrivere articoli scientifici e pubblicare i risultati delle tue ricerche. Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo sulle pubblicazioni scientifiche!

Il medico estetico

Con la Laurea in Medicina e Chirurgia puoi fare il medico estetico.
Da non confondere con il chirurgo plastico, che è un medico specialista in “Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica”, il medico estetico è quel professionista che, per capirci, applica il filler, le “punturine” di botulino ecc.
Per questa professione è consigliato conseguire il master apposito per acquisirne bene le tecniche e le conoscenze, ma può svolgersi anche con la sola laurea in medicina.

Cosa può fare un laureato in medicina senza specializzazione: il consulente medico

Un’altra opzione per i laureati in medicina è quella di diventare consulente medico. In questo ruolo, il medico può fornire consulenze a individui, aziende e organizzazioni su questioni mediche e di salute. Ad esempio, un medical advisor può lavorare con un’azienda per sviluppare programmi di benessere per i dipendenti, per fornire informazioni sulla prevenzione delle malattie ecc.

L’informatore scientifico

Il medico può anche intraprendere l’attività di informatore scientifico.

L’informatore scientifico ha il compito di istruire gli operatori della salute di un determinato territorio su medicinali, dispositivi, e altri prodotti sanitari distribuiti da una determinata azienda in modo da illustrarne i benefici e le modalità di impiego.

Può lavorare sia come dipendente di una casa farmaceutica che come libero professionista con partita IVA che viene retribuito in base ai risultati ottenuti.

Insegnare con la laurea in medicina

Cos’altro può fare un laureato in medicina senza specializzazione?

I laureati in medicina senza specializzazione possono anche lavorare anche come insegnanti.

Nell’ambito dell’insegnamento, essi possono lavorare come docenti universitari, o come insegnanti della scuola superiore.

Per l’ambito accademico, la carriera generalmente prevede di diventare prima ricercatore e poi professore.

Per le scuole superiori, invece, con la Laurea in Medicina (LM-41) si può accedere a due classi di concorso, A-15 “Discipline sanitarie” e A-31 “Scienze degli alimenti”.

Inoltre, un medico può insegnare anche in corsi privati come i corsi per formare gli Operatori Socio Sanitari (OSS), i corsi per il primo soccorso ecc.

Tecnologia medica

Inoltre, i laureati in medicina possono anche lavorare nel campo della tecnologia medica. In questo ruolo, possono esercitare per aziende che sviluppano dispositivi medici come ad esempio pacemaker, monitor per la pressione sanguigna ecc.

Al fianco di ingegneri biomedici, infatti, i medici possono contribuire al portare beneficio alla salute degli individui anche progettando dispositivi che ne agevolino le diagnosi o ne migliorino la qualità della vita, come ad esempio protesi sempre più all’avanguardia.

Cosa può fare un laureato in medicina senza specializzazione: altre possibilità

Infine, per un laureato in medicina senza specializzazione ci sono ancora altre possibilità come:

  • il medico di continuità assistenziale (la guardia medica);
  • la guardia medica turistica, presso villaggi o navi da crociera;
  • il medico presso centri di donazione del sangue;
  • il medico presso le carceri;
  • il medico Protezione Civile, Croce Rossa Italiana;
  • il medico dell’INPS o dell’INAIL (partecipando a concorsi pubblici);

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