Avete mai sentito parlare della Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici, anche chiamata Scienze Giuridiche? Se sì, vi sarete chiesto almeno una volta quale sia la differenza con la Laurea in Giurisprudenza. Oggi vedremo in che modo questa laurea è diversa da Giurisprudenza. Analizzeremo le loro caratteristiche, le modalità di accesso ed il piano di studi, elencando poi i diversi sbocchi professionali.
Accesso e Corso di Laurea
La più grande differenza tra i due percorsi è che la Laurea in Giurisprudenza è una Laurea Magistrale a Ciclo Unico, Classe di Laurea LMG/01, che ha una durata di 5 anni. Invece, la Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici è una Triennale, Classe L-14, che per l’appunto ha una durata di tre anni.
Sia Giurisprudenza che Scienze Giuridiche sono ad accesso libero. Di conseguenza non c’è un numero di posti limitati disponibili per accedere. Per entrambe, però, sarà necessario svolgere un test di valutazione (TOLC). Utile a verificare le conoscenze e il livello di preparazione dei candidati. Infatti, in caso di esito negativo della prova, sarà comunque possibile immatricolarsi al corso di studio con l’attribuzione di Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) i quali dovranno essere superati entro il primo anno accademico.
Piano di Studi
Qui iniziano a notarsi le differenze pratiche tra i due corsi di laurea.
Scienze Giuridiche
Il Corso di Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici ha come scopo quello di formare professionisti che abbiano precise conoscenze in ambito giuridico e che allo stesso tempo siano in possesso di adeguate competenze sociologiche, economiche ed informatico-giuridiche. In aggiunta, è importanze una buona conoscenza della lingua inglese.
In sintesi, un laureato in Scienze dei Servizi Giuridici, dovrà avere autonomia di giudizio e abilità comunicative da applicare alle conoscenze teoriche e pratiche acquisite per la soluzione delle problematiche legate ai molteplici sbocchi occupazionali di riferimento (descritte nell’ultimo paragrafo).
Infatti, il piano di studi si differenzia a seconda del curriculum universitario scelto (ogni Ateneo ha le sue possibilità di curriculum), che sono strettamente collegate all’ambito lavorativo e alla figura professionale di riferimento. L’operatore giuridico può esistere per:
- Impresa
- Pubblica amministrazione (PA)
- Risorse umane e consulenza del lavoro
- Enti no profit e del terzo settore
Nel complesso, lo studente di Scienze Giuridiche dovrà avere le basi di:
- Diritto costituzionale
- Informatica
- Diritto Penale
- Diritto del Lavoro
- Ragioneria
- Diritto Privato
- Diritto Commerciale
Giurisprudenza
In opposizione, la Laurea Magistrale in Giurisprudenza si concentra maggiormente su una formazione più approfondita ed articolata delle istituzioni giuridiche. Sia sotto un aspetto nazionale che internazionale. Questa laurea apre a professioni giuridiche classiche, come l’avvocato, il notaio ed il magistrato. Tutte professioni che richiedono una conoscenza approfondita della legge e del Diritto. Il piano di studi di Giurisprudenza è quindi molto articolato e specifico, per fare solo alcuni esempi troviamo:
- Filosofia del diritto
- Diritto internazionale
- Economia politica
- Diritto romano
- Storia del diritto medioevale e moderno
- Diritto privato e pubblico
- Diritto tributario
- Sociologia del diritto
- Diritto ecclesiastico
- Storia delle professioni legali
- Diritto processuale penale e civile
E così via… Ovviamente essendo 5 anni di studio anziché 3 (come nel caso di Servizi Giuridici), le materie di studio sono più numerose.
Cosa studiare dopo?
Giurisprudenza
Si può continuare a studiare anche dopo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza? La risposta è sì! Potete perfezionare la vostra formazione con un Master. In tal modo, sarete ancor più affermati nel campo giuridico. Ecco alcuni Master che noi di Uniperte vogliamo indicarvi:
- Master in Scienza Forense: nella cronaca nera, si combinano le dinamiche giuridiche con le tecniche scientifiche. Ideale se, dopo la Laurea, vuoi dedicarti alla criminologia.
- Master in Diritto del Web: cosa c’è di più attuale in un mondo sempre più digitalizzato?
- Master in Anticorruzione: un laureato in Giurisprudenza, con un master in materia di trasparenza e legalità, riuscirà facilmente a trovare lavoro nel settore degli appalti pubblici. Potrai lavorare con amministrazioni locali e anche realtà più estese come quelle nazionali o europee.
- Master in Management internazionale: ogni paese differisce dall’altro per l’apparato giuridico. Nella fitta rete di comunicazioni internazionali, è importante conoscere le norme giuridiche degli altri paesi soprattutto per redigere contratti.
- Master in Diritto tributario e fiscale: un legale, affiancato da commercialisti e contabili, diventerà esperto in operazioni finanziarie. Si può lavorare sia nelle amministrazioni che nelle aziende.
- Master in Consulenza d’Impresa: com’è intuibile dal nome, questo Master permette al laureato in Giurisprudenza di applicare le sue conoscenze alla gestione delle imprese e delle aziende.
- Master in Diritto dei Servizi Sanitari, Ordinamento del Farmaco: questo percorso di studi permette di misurare le strategie di sostenibilità dell’intero Paese, attraverso l’ordinamento della salute e il ciclo del farmaco.
Servizi giuridici
Per quanto riguarda la Laurea Triennale in Scienze dei Servizi Giuridici, possiamo indirizzarvi alla scheda corso del nostro collega Ciro. Solitamente, dopo la Triennale, si proseguono gli studi Magistrali presso i seguenti corsi:
- Relazioni internazionali (LM-52): studiare presso questo Corso di Laurea Magistrale è importante per comprendere le dinamiche circa le questioni globali. Ne sono un esempio la povertà, il genocidio, i conflitti armati, il terrorismo. Il tutto si affianca allo studio delle interazioni tra governi, imprese, gruppi e individui.
- Scienze della Politica (LM-62): si occupa di studiare i meccanismi del governo, gli studi parlamentari e la comunicazione politica.
- Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo (LM-81): è un Corso di Laurea Magistrale molto innovativo, che forma i giovani ad una interpretazione critica del mondo contemporaneo.
- Studi Europei (LM-90): prepara gli studenti ad un approfondimento sul processo di integrazione, da un punto di vista sociale, politico ed economico.
Sbocchi Lavorativi di Giurisprudenza
Scommettiamo che se pensate alla Laurea in Giurisprudenza pensate alla professione di avvocato. E se vi dicessimo che non è per forza così? Quello che non molti sanno è che il laureato in Giurisprudenza, oltre a diventare Avvocato, Notaio o Magistrato, può anche lavorare nella pubblica amministrazione, nelle imprese, nei sindacati. E ancora: nelle istituzioni nazionali, europee ed internazionali e in tutti i settori che richiedono conoscenze giuridiche.
Tra le figure simili troviamo il consulente del lavoro. Questa figura si occupa della gestione del personale, delle relazioni contrattuali di produzione e distribuzione, delle relazioni sindacali, delle problematiche e degli obblighi legati al rapporto di lavoro.
Inoltre riconosciamo anche il giurista d’impresa, che invece lavora dal punto di vista legale e commerciale, con la contrattualistica nazionale ed internazionale.
Con la Laurea in Giurisprudenza puoi inoltre partecipare a concorsi per la Pubblica Amministrazione, con alte possibilità di fare carriera. Non solo: puoi partecipare anche per l’Agenzia delle Entrate, Inps, Prefettura, Banca d’Italia, forze dell’ordine o lavorare come assistente giudiziario.
Inoltre, per chi vuole diventare insegnante c’è la classe di concorso “19/A – Discipline giuridiche ed economiche” con la quale si può insegnare diritto negli istituti tecnici e professionali.
Sbocchi Lavorativi Servizi Giuridici
Come accennato nel paragrafo precedente, la Laurea Triennale in Scienze dei Servizi Giuridici apre le porte principalmente a quattro figure professionali.
- L’operatore giuridico d’impresa può lavorare presso banche, imprese finanziarie e d’imprese assicurative. Il suo compito è quello di intermediatore. Egli infatti può prestare assistenza e consulenza nella gestione del pre-contenzioso, della contrattualistica e, anche più in generale, dei rapporti con la clientela. Inoltre, può lavorare come libero professionista nell’intermediazione assicurativa e finanziaria. Stiamo quindi parlando di figure come l’agente, il consulente ed il broker.
- Per la Pubblica Amministrazione, l’operatore giuridico ricopre un ruolo di alto livello all’interno degli enti pubblici e delle amministrazioni territoriali, come ad esempio quelle statali, regionali o locali (PA). Il suo compito è quello di raccolta dati e informazioni, gestione dei rapporti tra i diversi uffici e organi delle autorità. Così come: collaborazione nei procedimenti amministrativi e redazione dei relativi provvedimenti.
- L’operatore giuridico in risorse umane e consulenza del lavoro gestisce i contratti individuali e collettivi. Contribuisce alla definizione della quantità e qualità delle risorse umane (ovvero del personale) da assumere. Ricerca e seleziona il personale affiancando, durante i colloqui, i responsabili delle unità organizzative. Deve anche occuparsi delle problematiche sindacali, accordandosi con i rappresentanti dei lavoratori e contribuendo a sviluppare piani di inserimento e accoglienza del personale. Inoltre, potrà collaborare nella definizione delle politiche retributive.
- Nel campo del no profit e del terzo settore, invece, l’operatore giuridico opera all’interno delle ONG (nazionali ed internazionali). L’ambito è quello di prevenzione e tutela dei diritti umani, analizzando e sviluppando progetti di sviluppo. In alternativa, può anche trovare un impiego come funzionario presso enti pubblici ed agenzie nel campo dell’assistenza sociale. Oppure come formatore nelle aree del diritto antidiscriminatorio o anche come gestionale-amministrativo all’interno delle imprese, delle associazioni e delle cooperative del terzo settore. Bisogna precisare che per terzo settore si intende l’attività che non rientra né all’interno della sfera dell’impresa capitalistica né in quella delle pubbliche amministrazioni.