Diventare notaio: formazione e concorsi

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Comprare una casa e chiedere un mutuo; donare la casa a uno dei figli; costituire una società o fare testamento…

Quali rischi si corrono nel compiere tali operazioni? Si è a conoscenza di tutti gli ostacoli e le difficoltà determinate da leggi in continua evoluzione e non sempre facili da capire?

La legge italiana è consapevole delle difficoltà e per questo lo Stato si è preoccupato di tutelare i cittadini instituendo la figura del notaio.

Ma chi è, cosa fa, come lo si diventa e come partecipare al concorso notaio? In questo articolo te lo spiegheremo e al termine avrai le risposte a queste domande.

Chi è e cosa fa il notaio

Le risposte a queste prime due domande non sono semplici, ma prima di dire chi è il notaio, parliamo di chi non è un notaio.

Il notaio innanzitutto non è un giudice, perché non decide in merito ad una controversia, ma come un giudice, è un pubblico ufficiale.

Inoltre, il notaio, non è un avvocato, perché non difende una sola parte, ma è una figura terza ed imparziale, che tutela tutti quelli che si rivolgono a lui. Come l’avvocato, tuttavia, organizza la sua professione con mezzi propri e non forniti dallo Stato.

Il notaio, quindi, come anticipato è un pubblico ufficiale, terzo ed imparziale al quale rivolgersi in alcuni momenti molto importanti della nostra vita, come quando acquistiamo una casa, facciamo una donazione o un testamento, accendiamo un mutuo, costituiamo una società, ecc.

Quindi il notaio ha il compito di ascoltare le parti e poi predisporre un atto, conforme alla loro volontà e alla legge, da far sottoscrivere alle parti stesse.

In un Paese come l’Italia, nel quale la giustizia è, da sempre, lenta, costosa e poco efficiente, la funzione del notaio è importantissima, perché evita il sorgere di controversie che possono mettere a rischio i risparmi di una vita intera, dà certezza alle nostre operazioni e le tutela, nel pieno rispetto della legge.

Come diventare notaio in Italia

Il percorso per diventare notaio si articola in tre tappe: la laurea in giurisprudenza, la pratica in uno studio notarile per 18 mesi (con la possibilità di anticipare 6 mesi già nell’ultimo anno di università) e il concorso notaio pubblico gestito dal Ministero della Giustizia.

Si può partecipare al concorso notaio fino a un massimo di cinque volte.

Ai candidati vincitori, il Ministero della Giustizia assegna una sede in base alla graduatoria raggiunta e presso la quale il neo-notaio è obbligato ad aprire un ufficio entro 3 mesi.

Leggi i nostri articoli riguardo la laurea in giurisprudenza e la laurea magistrale in scienze giuridiche

Come diventare notaio in Italia: la pratica

I requisiti per svolgere la pratica notarile sono:

  • la cittadinanza italiana o di uno dei 28 paesi dell’Unione Europea
  • la laurea in giurisprudenza conseguita in una Università italiana oppure straniera con titolo equivalente riconosciuto.

La pratica, a partire dal 2006, dura 18 mesi con la possibilità di anticipare 6 mesi già nell’ultimo anno di università e si svolge presso uno studio notarile al quale ci si può rivolgere direttamente oppure si può chiedere al Consiglio Notarile locale di designare il notaio presso il quale svolgere la pratica.

Una volta individuato lo studio, è necessaria l’iscrizione nel registro dei praticanti tenuto dal Consiglio Notarile locale, presso il quale ogni bimestre il praticante dovrà presentare un certificato del notaio che ne attesti l’effettivo svolgimento. La pratica ha inizio dopo l’iscrizione nel registro dei praticanti.

La pratica va completata entro 30 mesi dall’iscrizione.

Come diventare notaio in Italia: concorso

Il concorso pubblico per diventare notaio viene bandito ogni anno dal Ministero della Giustizia.

È previsto il limite di età di 50 anni e si può partecipare al concorso notaio, consegnando tutti gli elaborati, solo per cinque volte, come modificato dal comma 496 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, in vigore dal 1° gennaio 2018.

La prova si svolge a livello nazionale a Roma e si compone di due prove:

  • un esame scritto
  • un esame orale (possono accedere solo i candidati che hanno superato l’esame scritto).

Materie del concorso notaio

L’esame scritto si compone di tre prove teoriche-pratiche:

  • un atto di ultima volontà (testamento)
  • un atto tra vivi (diritto civile)
  • un atto tra vivi (diritto commerciale)

Le prove saranno valutate nel loro complesso dalla commissione esaminatrice.

L’esame orale verte in tre distinte prove sui seguenti gruppi di materie:

a) diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione;

b) disposizioni sull’ordinamento del Notariato e degli archivi notarili;

c) disposizioni concernenti le imposte indirette;

Al termine del concorso verrà stilata una graduatoria dei candidati vincitori dal Ministero di Giustizia.

La nomina e l’assegnazione della sede

Ai vincitori del concorso, il Ministero di Giustizia assegna, in base alla graduatoria raggiunta, la sede presso la quale il neo-notaio è tenuto ad avviare entro tre mesi uno studio.

L’assegnazione della sede e la nomina avvengono mediante decreto del Direttore Generale della Giustizia Civile del Ministero e sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.

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