Avete mai sentito parlare di equipollenza? No? Eppure nell’ambito universitario è molto importante, specie se si vuole prendere parte ad un concorso. Per questo motivo, oggi vi spiegherò di cosa si tratta.
Equipollenze o equiparazioni?
Partiamo dal significato verbale. L’equipollenza corrisponde all’equivalenza, dal punto di vista giuridico, di due titoli di Laurea diversi. Tale differenza è data dal conseguimento del titolo, se ottenuto secondo il vecchio o il nuovo ordinamento.
Ad esempio, se il titolo base richiesto dal bando di concorso è Scienze e tecnologie agrarie – indirizzo agrario-vegetale, il titolo equipollente è Biotecnologie. Per verificare l’equipollente della tua Laurea puoi consultare questa tabella del MIUR.
Con il termine equiparazione invece si intende, generalmente, l’equivalenza di due diversi titoli di studio italiani. Per fare un esempio, il Diploma Accademico corrisponde alla Classe di Laurea in DAMS L-3.
Riferimenti burocratici
L’organo competente che stabilisce le equipollenze e le equiparazioni è, come potete immaginare, il MIUR. Se siete interessati ad approfondire questo argomento dal punto di vista burocratico, ecco alcuni riferimenti:
- Equipollenza tra titoli accademici del vecchio ordinamento: leggi il Decreto interministeriale 9 luglio 2009, (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2009 n.233)
- Equiparazioni dei diplomi di laurea (corrispondenza di titoli accademici ante riforma con titoli post riforma): diplomi di laurea del vecchio ordinamento (ordinamento previgente al Decreto ministeriale 509 del 1999) equiparati alle nuove classi delle lauree specialistiche e magistrali (Decreto ministeriale 270 del 2004) secondo il Decreto interministeriale del 9 luglio 2009 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2009 n.233.
- Equiparazione delle lauree specialistiche alle lauree magistrali: si veda sempre il Decreto interministeriale del 9 luglio 2009, con la tabella allegata, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2009 n.233.
Equipollenza e concorsi
I titoli di studio nei concorsi sono requisiti indispensabili per accedervi. Una Laurea piuttosto che un’altra può determinare la possibilità di partecipare alla prova di concorso. Ebbene, cosa sono i titoli equipollenti per i concorsi pubblici? Dopo la recente spiegazione, dovreste saper rispondere a questa domanda.
Avete conseguito una Laurea di vecchio ordinamento, e per partecipare al concorso è richiesta una Laurea di nuovo ordinamento? Potete verificare voi stessi se il vostro titolo è ammesso o no, grazie ai link che vi abbiamo allegato nel paragrafo precedente.
Non è tutto: la documentazione necessaria da allegare alla domanda di un concorso per la dichiarazione di equipollenza comprende:
- il titolo originale;
- il certificato degli esami sostenuti (o delle materie di studio), con le relative valutazioni;
- il programma analitico di studio.
Differenza tra equipollenza ed equivalenza
Mentre l’equipollenza ha un valore legale, l’equivalenza tra due o più titoli di studio può essere attribuita per finalità più specifiche. Ciò avviene quando non c’è un’equiparazione ufficiale stabilita dagli organismi competenti.
Per esempio, un titolo di studio conseguito all’estero non ha un riconoscimento ufficiale nelle tabelle del MIUR. Ma può essere riconosciuto come “equivalente” ad un titolo accademico italiano, anche se soltanto in funzione di una partecipazione ai concorsi pubblici.
Tale dichiarazione di equivalenza non va sempre richiesta. In alcuni casi, basta anche solo il riconoscimento ufficiale. È una richiesta formale, che certifica che il titolo di studio conseguito all’estero equivale a un titolo di studio italiano. Questa richiesta, nello specifico per la partecipazione ad un concorso, va inoltrata agli Enti o alle Amministrazioni che gestiscono la procedura concorsuale.