Quante volte abbiamo sentito dire che le lauree umanistiche sono solo applicabili al mondo dell’insegnamento, delle biblioteche e musei?
Umanisti di tutto il mondo, abbiamo una notizia fantastica per voi: servite ovunque!
Lettere, filosofia, storia, antropologia, beni culturali: urlate al mondo ignorante che vi da del “morto ed inutile” che senza di voi il mondo non girerebbe.
Come? Vi spieghiamo immediatamente.
In questo articolo, oltre a dilungarci sulle professioni umanistiche che non vi aspettate, faremo una parentesi decisamente necessaria sull’importanza aziendale delle lauree umanistiche.
Scienze umanistiche nelle aziende
La laurea in lettere ti conduce alla disoccupazione? Tuteliamoci e facciamo chiarezza!
La classifica redatta dal WEF (World Economic Forum) sulle soft skills più richieste dalle aziende nel 2022, fa luce su:
- capacità d’innovazione
- spirito critico
- creatività
- originalità
- spirito d’iniziativa
Le seguenti caratteristiche vengono sviluppate ed acuite nel corso degli studi universitari, da studenti di lauree umanistiche.
Questa “rivincita” è stata generata anche dall’evoluzione del consumismo: un approccio maggiormente improntato all’individualismo ha evidenziato l’importanza di un metodo di lavoro fortemente multidisciplinare.
Alla ricerca del professionista ibrido
Intelligenza emotiva, flessibilità mentale, adattamento, propensione al dialogo, prospettive innovative: le seguenti abilità mixate alla tecnologia odierna, sono estremamente richieste nel mondo del lavoro!
A tal proposito è fondamentale parlare delle professioni ibride.
Il già citato WEF sottolinea l’importanza del “saper unire i puntini”: si tratta della capacità di gestire una società sempre più complessa, che necessita un’analisi fornita da differenti punti di vista per sviluppare nuove soluzioni e idee. La base umanistica proiettata verso una realtà tecnologico-scientifica si pone proprio questo obiettivo!
Facciamo un esempio davvero singolare: Donatella Di Tucci, ex dottoranda in Psicologia Sperimentale, Linguistica e Neuroscienze Cognitive, consegue la Laurea in Lettere Moderne e si specializza in Linguistica per approdare, successivamente, al NLP (Natural Language Processing). Stiamo parlando del lavoro dell’intelligenza artificiale sul dialogo fra umano e non umano, cioè fra noi e Siri (o Alexa)!
Professioni umanistiche moderne
Se nel paragrafo precedente abbiamo fatto degli esempi più generici per avvicinarvi all’idea di professionista ibrido, ora facciamo riferimento a vere e proprie professioni postume a lauree umanistiche che non ti aspetti.
- Blockchain: vi sono moltissime figure legate al mondo del blockchain; vi consigliamo la lettura del seguente articolo
- Big data analyst: colui che raccoglie ed analizza dati per raccogliere determinate informazioni
- CPO (Chief Philosophy Officer): parliamo di uno specialista che unisce la filosofia al business, al fine della crescita di un’azienda e dei suoi dipendenti
- Deep learning: parliamo del campo di studio dedicato all’intelligenza artificiale
- Automation Ethicist: primi fra tutti i laureati in filosofia, parliamo del professionista che studia l’impatto etico e sociale sull’uomo da parte di macchinari intelligenti (intelligenza artificiale)
- industria multimediale: cinema, televisione, pubblicità, videogiochi… chi più degli umanisti è necessario a darvi vita?
- professioni digitali
Conclusioni
Possiamo ufficialmente sradicare dall’immaginario collettivo la reclusione in biblioteca o l’insegnamento nelle scuole: mai come ora le lauree umanistiche sono più che richieste!
In ogni caso il team di Uniperte vi consiglia sempre di scegliere liberamente il vostro percorso di studi e di seguire le vostre passioni!
Se avete bisogno di scoprire gli sbocchi delle lauree umanistiche leggete questo nostro articolo dedicato; o ancora, se volete saperne di più su un corso di Laurea che unisce le scienze umanistiche e la tecnologia, date un’occhiata al nostro pezzo dedicato all’informatica umanistica!