In quest’articolo affrontiamo un argomento importantissimo per tutti noi studenti universitari: i nostri diritti! Le tutele che deve conoscere chi è iscritto a un Corso di Laurea. Ma quali sono queste tutele? Quali aree comprendono? Ci sono differenze fra gli studenti che possono usufruirne? Scopriamolo insieme!
Partiamo anzitutto dal documento ufficiale di riferimento, la Carta dei Diritti degli Studenti Universitari. L’ultima modifica è avvenuta nel consiglio dell’8 settembre 2011 a Roma, ad opera del MIUR.
Analizziamola insieme per Articoli.
Principi e tutele
In questa prima parte (Art. 1) esamineremo i nostri Diritti dal punto di vista dei principi e delle tutele.
Noi studenti universitari, secondo il documento ufficiale, siamo “portatori di diritti senza distinzione di sesso, nazionalità, condizione familiare e sociale, provenienza territoriale, orientamento religioso, politico e sessuale e con pari dignità rispetto alle altre componenti universitarie”.
In questo primissimo articolo si parla del diritto ad avere a nostra disposizione docenti preparati, una didattica idonea, di poterci riunire in assemblee ed eleggere un rappresentante degli studenti (al fine della nostra tutela). Diritto di partecipazione, a prescindere da ogni particolarità del singolo studente, alla vita universitaria e ai suoi eventi. Ultimo, ma non per importanza, è sottolineato il nostro diritto a far valere questo documento ogni qualvolta la situazione lo richieda.
Didattica
Nella seconda parte (Art. 2) si affrontano invece tutte le questioni legate alla didattica, in particolare, la sua gestione.
3. “Gli studenti hanno diritto di frequentare corsi di recupero organizzati dalle Facoltà di appartenenza (…) Tali corsi devono essere tenuti in orari compatibili con l’orario di lezione e fuori dalla sessione d’esame. Gli studenti possono scegliere se sostenere la prova di verifica, ove prevista, subito dopo la conclusione del corso o durante le sessioni d’esame nell’arco del primo anno”.
6. “Gli studenti hanno diritto di vedersi assegnato, al momento dell’iscrizione, un tutor-docente che li segua per tutto il percorso di studio”.
8. “Gli studenti hanno diritto ad essere ricevuti dai docenti presso le strutture dell’Ateneo, in orari di ricevimento comunicati ad inizio anno, almeno un giorno di ricevimento la settimana, per una durata non inferiore a due ore, da tenersi nelle strutture dell’Ateneo nell’arco dell’anno accademico ed in caso di necessità a prendere appuntamento con i docenti per essere ricevuti in orari diversi. Tali orari devono essere affissi in bacheca e pubblicati sui siti internet della Facoltà o dei Corsi di Studio”.
Questa seconda parte è un po’ più “spinosa” rispetto alla prima: i diritti che ho scelto di riportare sono quelli che spesso non vengono rispettati. Quante volte avremmo voluto seguire dei corsi di recupero, ma combaciavano con gli orari delle lezioni? Vi è mai capitato di aver bisogno di parlare con un docente che è stato irraggiungibile?
Insomma, i diritti qui elencati parlano di strutture didattiche idonee, materiali e difficoltà di esami consoni al numero dei loro CFU (se avete bisogno di una rinfrescata sui CFU, premete qui!) che siano sempre garantiti posti a sedere per seguire le lezioni!
Modalità d’esame e di valutazione
Speravo, cambiando argomento, che ci saremmo lasciati alle spalle le questioni amare. E invece ci toccano gli esami (Art. 3).
3. “(…) la preparazione ed il sostenimento dell’esame non possono essere legati alla verifica dell’utilizzo, da parte dello studente, di uno specifico libro di testo. La prova d’esame deve vertere sul programma del corso, opportunamente divulgato. Il programma del corso e i relativi contenuti devono essere presenti nel materiale didattico indicato dal docente e pubblicato nella Guida dello studente”.
6. “La valutazione del profitto degli studenti non deve essere in alcun modo effettuata sul rendimento di precedenti esami”.
8. “Gli studenti hanno diritto di conoscere il calendario degli esami di profitto, non oltre il 30 ottobre di ogni anno. Le date degli appelli, che devono essere pubblicate almeno trenta giorni prima dell’inizio della sessione”.
Chiariamo, come già fatto in precedenza che non tutti i diritti non vengono rispettati! Ho scelto (di nuovo) di riportare le incongruenze lampanti presenti (in alcuni casi, ma non in tutti) nella nostra realtà universitaria.
Moltissime volte il voto, o il superamento di un esame, è stato vincolato all’acquisto del libro di testo originale del professore. Altrettante volte, avere un 18 trascritto sul libretto cartaceo, condizionava il docente di turno, comportando altrettanti 18. Infine, la vicenda dei calendari: la pubblicazione delle date d’esame avviene spesso, a pochi giorni dagli esami stessi.
(Scoprite qui tutto quello che c’è da sapere sugli esami universitari!)
Diritti per tirocini e stage
Parliamo adesso dei diritti che hanno gli studenti, per quanto riguarda i tirocini e gli stage (Art. 4).
C’è anzitutto il diritto allo stage, a essere seguiti in questa esperienza da un tutor, e infine, il diritto che sia valutata. Ancora, gli studenti che intraprendono questi percorsi, hanno la facoltà e il dovere di esprimerne un giudizio anonimo.
3. “Gli studenti nelle strutture di tirocinio ospitanti, siano esse pubbliche o private, hanno diritto a:
a. copertura assicurativa per infortuni e verso terzi;
b. svolgere il tirocinio nei giorni feriali, all’interno del periodo didattico Settembre-Luglio;
c. svolgere le attività di tirocinio in orari diversi da quelli destinati alla didattica frontale;
d. svolgere un monte ore corrispondente al numero di crediti indicato nell’ordinamento didattico del corso;
e. Lo studente può richiedere di svolgere non più di 5 ore di tirocinio al giorno. Il raggiungimento dei luoghi di tirocinio obbligatori fuori dalla sede dell’Ateneo deve essere garantito dall’Università”.
4. “Gli studenti hanno diritto ad una sospensione dai turni di tirocinio di almeno 5 giorni feriali prima dell’appello d’esame.”
Questi riportati, sono i diritti meno rispettati.
Per ogni dubbio su stage e tirocini, vi alleghiamo questo link! Mentre per le borse di studio, eccovi quest’altro!
Diritti per Studenti lavoratori
Questa circostanza degli studenti lavoratori è molto importante da discutere (Art. 5): evidenziamone i caratteri.
Lo studente lavoratore ha il diritto di richiedere luogo, orario e modalità d’esame, mediante una certificazione; diritto di concordare, per ricevimenti e appuntamenti, gli orari e i giorni con i docenti. C’è la possibilità che un lavoro, se ai fini del proprio percorso universitario, venga riconosciuto come stage.
Attenzione! Non c’è assolutamente alcun diritto che distingue uno studente ordinario da uno studente lavoratore per quanto riguarda il materiale d’esame e il superamento di quest’ultimo.
Diritti per Studenti stranieri
Per gli studenti stranieri (Art. 6) ribadiamo semplicemente i diritti alla partecipazione al mondo universitario in toto, e al diritto di perfezionamento della lingua italiana:
2. “(…) a tal fine l’Università gratuitamente organizza appositi corsi anche per gli studenti ERASMUS e di altri programmi di scambio internazionale e per studenti provenienti da paesi in via di sviluppo”.
Rappresentanti degli studenti
Nell’ultima parte del documento (Art. 7) parliamo del diritto di possedere un rappresentante degli studenti.
I rappresentanti hanno il diritto di partecipare a riunioni e assemblee, non sono retribuiti dalle rispettive Università, e hanno il diritto di giustifica di assenza alle lezioni, se motivata da cause istituzionali (es. riunione coi docenti sull’andamento del corso).
Concludiamo ribadendo che: non bisogna fare di tutta l’erba un fascio! In moltissimi casi, è vero, ci sono diritti che non vengono rispettati; ma noi studenti universitari siamo tutelati, ogni giorno, dalla maggior parte di questi!