In questo articolo parleremo di tutti gli step necessari per lavorare in ambasciata.
Che laurea serve per lavorare in ambasciata
Cominciamo subito dicendo che cominciare la carriera diplomatica non è semplice e veloce: ci sono moltissimi step necessari; prima di specificare quali siano i requisiti per diventare diplomatico, vediamo i corsi di studio.
Lauree per diventare diplomatico
- Finanza
- Giurisprudenza
- Sociologia
- Relazioni internazionali
- Scienze dell’economia
- Scienze della politica
- Scienze delle pubbliche amministrazioni
- Scienze economiche per l’ambiente e la cultura
- Scienze economico-aziendali
- Scienze per la cooperazione allo sviluppo
- Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica
- Studi europei
- Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Questi sono soltanto alcuni corsi di studio, tendenzialmente le lauree più adatte appartengono all’area didattica di lingue, scienze politiche, economia, giurisprudenza o finanza. Adesso vediamo, invece, come fare per lavorare in ambasciata.
Come lavorare in ambasciata
Come sottolineato precedentemente, vi sono dei requisiti per cominciare la carriera diplomatica.
La cosa più importante è necessario superare il concorso diplomatico del Maeci (Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale).
Ma come partecipare al concorso?
Requisiti di partecipazione al concorso Maeci
Per sostenere il concorso dunque avere un lavoro in ambasciata, è necessario:
- Avere la cittadinanza italiana;
- Non superare i 35 anni di età;
- Godere dei diritti politici;
- Avere un’idoneità psico-fisica tale da consentire lo svolgimento di attività diplomatica presso l’amministrazione centrale e in sedi estere;
- Essere in possesso di una delle lauree citate precedentemente.
Di cosa si occupa chi lavora in ambasciata
Adesso parliamo più da vicino di cosa fa un diplomatico.
Ci sono moltissimi lavori presenti in ambasciata, dunque non c’è un’unica carriera da conseguire: vediamo le diverse figure.
Gerarchia dei ruoli in ambasciata
- Ambasciatore: ha il compito di rappresentare il proprio Capo di Stato in un altro Paese; il suo lavoro prevede la protezione di interessi nazionali e dei suoi cittadini sul territorio straniero, negoziare con l’eventuale governo ospite, inviare informazioni nel proprio Stato, promuovere la collaborazione culturale, economica, (…).
- Ministro Plenipotenziario: sebbene non rappresenti il proprio Capo di Stato, ha diritto di negoziazione e di intervento burocratico su trattati e documenti.
Le funzioni degli ultimi tre professionisti sono molto simili ma ognuna ha un grado inferiore rispetto all’altra.
- Consigliere di Ambasciata: può svolgere le funzioni di Consolato generale e di primo consigliere diplomatico presso la rappresentanza diplomatica. Nel corso della sua carriera, il consigliere può essere assegnato all’estero o al Ministero degli Esteri (terzo grado).
- Consigliere di Legazione (secondo grado)
- Segretario di Legazione (primo grado)
Proprio in vista del fatto che quest’ordine è gerarchico, è importante tenere a mente che si parte dalla carriera di segretario di legazione e, facendo carriera per l’appunto, si può diventare ambasciatore.
Quali sono i guadagni di chi lavora in ambasciata
Infine parliamo del reddito degli ambasciatori e annessi.
Diciamo subito che un ambasciatore guadagna circa 120 mila euro annui; 100 mila il Ministero Plenipotenziario;
65.840,00 circa il Consigliere d’ambasciata; 49.968,00 per il Consigliere di legazione; infine 36.023,69 circa il Segretario di Legazione.
Concludiamo l’articolo salutandovi ed augurandoci di aver risposto a tutte le vostre domande!