Quanto costa l’Università per una matricola

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Uno dei quesiti più importanti per molte future matricole nella scelta dell’Ateneo, è sapere quanto costa l’università. Un aspetto di non poco conto è, infatti, la presenza di tasse e contributi universitari. Spese, spesso a carico delle famiglie dello studente, da sostenere per tutta la durata degli studi. 

Quanto costa l’Università

Per molti studenti, la retta universitaria non è l’unico aspetto da affrontare. Quando ci si iscrive ad un Corso di Laurea o Master, i costi di cui tener conto sono molti di più. Libri di testo, dispense, fotocopie e trasporti pubblici. Da aggiungere, poi, alla lunga lista è anche l’alloggio se sei uno studente fuori sede. Insomma, una bella gatta da pelare.

Come calcolare le tasse universitarie

Le modalità di pagamento, l’importo e le scadenze variano molto da un’Università all’altra. Per andare incontro alle diverse disponibilità economiche, gli Atenei offrono la possibilità di dilazionando il pagamento in comode rate, un calcolo che prende in considerazione la fascia di reddito del nucleo familiare. 

La prima cosa da sapere è che al momento dell’immatricolazione o iscrizione al Corso di Laurea, ogni anno tutti gli studenti sono tenuti a pagare la tassa regionale universitaria, anche chiamata tassa per il diritto allo studio. L’importo cambia da regione a regione e la soglia massima stabilità è di 200 euro. Se si dimostrano i requisiti necessari è possibile presentare anche istanza di rimborso. 

La situazione economica dello studente è invece definita dalla fascia di reddito. Più l’importo sarà alto maggiore sarà il contributo da versare. Per conoscerla bisogna presentare all’Università un’attestazione Isee conforme. Fate attenzione, parliamo di Isee universitario o Isee-U poiché garantisce specifiche agevolazioni per il diritto allo studio.

Le modalità di presentazione dell’attestazione e i termini dipendono molto dall’Ateneo. Spesso, la mancata o tardiva acquisizione comporta l’allocazione nella fascia massima di contribuzione. Stabilito il corrispettivo da versare è poi possibile procedere al pagamento delle tasse utilizzando il nuovo sistema di pagamento elettronico PagoPA che rende più semplici e sicure le transazioni online.

Quindi, come facciamo a sapere quanto costa l’Università? Dal valore del nostro Isee universitario che è, ovviamente, diverso per ogni studente. 

Agevolazioni ed esoneri

Fortunatamente il nostro sistema universitario prevede anche molte forme di agevolazioni economiche per poter garantire a tutti l’accesso all’istruzione superiore. Alcune categorie di studenti sono esonerate in parte o in tutto dal pagamento delle tasse universitarie. Parliamo di forme di sussidi economici concesse a chi è in possesso di particolari requisiti:

  • merito: beneficiari di Borse di Studio;
  • basso reddito (No Tax Area): esonero totale per un Isee inferiore ai 13.000 euro e una riduzione per un Isee tra i 13.000 e 30.000 euro;
  • disabilità: riconoscimento di forme gravi e invalidanti di disabilità (pari o superiore al 66%).

Meridione e Settentrione a confronto 

Come abbiamo visto l’iscrizione all’università comporta la necessità di farsi carico di spese elevate. Il costo però non dipende solo dalla fascia di reddito o dalle agevolazioni, ma anche in questo caso un aspetto determinante è la grande battaglia tra Nord e Sud. A dimostrarlo sono i dati del 9° Rapporto Nazionale Federconsumatori

La nostra iniziale domanda, “quanto costa l’Università”, sta per avere una svolta ancora più curiosa. 

Dalle rilevazioni risulta che gli Atenei settentrionali si confermano ancora una volta i più cari; i costi superano del +27,4% quelli delle Università del Sud e del +18,2% quelli degli Atenei del Centro. I parametri di determinazione utilizzati hanno messo a confronto i rapporti degli anni precedenti e le condizioni economiche degli studenti. 

Dalla ricerca l’Università di Pavia si dimostra l’Ateneo più caro, con una tassazione massima media di 4.223,00 euro annui; seguono l’Università di Milano e La Sapienza di Roma. Inoltre, alcuni Atenei adottano una distinzione e maggiorazione per gli indirizzi scientifici. In queste Università la scelta di una Facoltà scientifica è meno conveniente: uno studente della Facoltà di Matematica, ad esempio, paga mediamente tra il 3,16% e il 5,58% in più rispetto ad un collega di Lettere e Filosofia.

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