Alloggi e residenze universitarie: una guida per il fuorisede

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Per scelta, perché si ritiene più consona ai propri obiettivi una determinata Università, o per necessità, perché magari si è stati ammessi solo in una sede troppo distante, migliaia sono gli studenti che studiano in atenei lontani dalle proprie città. Deciso di essere uno studente fuori sede, la prima cosa da fare è cercare una casa. Puoi affittare una casa con qualche coinquilino oppure, se c’è la possibilità, puoi scegliere alloggi o residenze universitarie.

Come sono strutturate le residenze universitarie

Le residenze e gli alloggi universitari possono essere:

  • Ad albergo: sono generalmente dei corridoi sui quali si affacciano le camere singole o doppie. Hanno poi spazi comuni come ad esempio la cucina, la lavanderia ecc.
  • A minialloggi: gli studenti alloggiano in veri e propri appartamenti di piccole dimensioni raggruppati. Ogni appartamento, destinato preferibilmente ad uno o due universitari, è autonomo perché dotato di zona cottura, servizio igienico ed eventuale zona giorno. Gli spazi comuni dell’intero complesso sono molto ridotti.
  • A nuclei integrati: una sorta di casa, costituita da un numero variabile di camere, che ospita generalmente da 3 a 8 studenti.

Le residenze sono poi generalmente provviste di spazi comuni per i Servizi Ricreativi come sale video, sale musica, spazi internet, sale giochi e palestra-fitness.

Come poter alloggiare nelle residenze universitarie

Chiamate anche Casa dello Studente o alloggi universitari, le residenze universitarie sono gestite dalle singole Regioni attraverso gli Enti per il Diritto allo Studio (EDISU) o Aziende per il Diritto allo Studio (ADISU).

Per accedervi bisogna partecipare ad appositi bandi di concorso, i cui criteri per essere selezionati sono essenzialmente il merito (per il primo anno il voto della maturità e per i successivi numero di CFU conseguiti, media dei voti ecc.) ed una soglia massima di “situazione patrimoniale equivalente” (ISPE) e di “situazione economica equivalente” (ISEE) della famiglia di appartenenza. (Per informazioni specifiche sulle singole Regioni bisogna visitare i siti delle varie ADISU).

Viene poi stilata una graduatoria in base alla quale gli alloggi liberi saranno assegnati.

Per alloggiare presso queste residenze, si dovrà corrispondere una cifra che varia a seconda dei diversi tipi di alloggio e da regione a regione, generalmente intorno a 200€ al mese.

Se vuoi conoscere le altre possibilità a disposizione dello studente come borse di studio, agevolazioni ecc. clicca qui.

I campus

Queste soluzioni abitative per studenti non sono da confondersi con il campus universitario. Questi, infatti, sono l’insieme delle strutture, comprendenti edifici abitativi e non, di una università. Si possono trovare residenze, negozi, edifici per gli usi accademici ecc.

La struttura del campus è maggiormente impiegata nei paesi anglofoni, ma anche in Italia possiamo trovare delle cittadelle universitarie con caratteristiche simili.

Se non rientro in graduatoria?

Se non si hanno i requisiti per vedersi assegnati un alloggio universitario, due sono le strade da poter percorrere, i Collegi di merito o prendere in affitto una stanza o un monolocale.

I Collegi di merito

In alcune città italiane sono presenti i collegi di merito.

Differentemente dagli alloggi prima citati, essi sono enti gestiti da privati regolarmente riconosciuti dal MIUR.

I collegi di merito, sono centri per gli studenti universitari che alla funzione abitativa associano un progetto di formazione umana, accademica e professionale. Ad esempio sono organizzati corsi di lingua, seminari, conferenze ecc.

Ai collegi si accede tramite un concorso che generalmente prevede delle prove di merito. I costi da sostenere in questo caso sono più alti (a seconda dei diversi collegi, intorno agli 8-10 mila euro annui), ma per gli studenti con particolari situazioni di ISEE o particolarmente meritevoli, sono previsti contributi economici sotto forma di borsa di studio del MIUR che possono coprire parzialmente, o totalmente, le spese.

Affittare una casa

In alternativa, si deve necessariamente cercare una casa in affitto.

Puoi consultare una agenzia immobiliare, o cercare tra gli annunci che spesso si trovano sparsi per le sedi universitarie.

È ovviamente conveniente cercare di trasferirsi in un appartamento con amici o comunque con persone a te già conosciute.

Ma, anche se non conosci nessuno nella zona non scoraggiarti. Con i tuoi coinquilini condividerai molti momenti quindi sicuramente avrete l’opportunità di fare amicizia.

Le spese

In questo caso i prezzi sono molto variabili, sia in base alla tipologia di sistemazione, stanza singola, doppia, con bagno privato, monolocale ecc. sia per la città in cui si vive e la zona scelta.

Anche la scelta della zona è molto importante. Puoi scegliere di affittare una casa vicino la tua università o, se in una zona isolata, di preferire un quartiere più “movimentato”. Oppure potrai affittare in periferia a prezzi generalmente inferiori.

Qual è la soluzione migliore?

A questa domanda non è certo facile rispondere.

Senza dubbio, se si riesce ad entrare in graduatoria, dal punto di vista economico è conveniente prediligere gli alloggi regionali. Anche perché bisogna considerare che al costo del fitto bisogna anche aggiungere quello per la spesa, i detersivi ecc.

Anche dal punto di vista della socialità forse sono più indicate le residenze universitarie. Avrai la possibilità di fare amicizia con studenti della tua stessa sede universitaria più facilmente.

Anche i collegi di merito ti consentono questa possibilità, ed in oltre ti premettono di usufruire di una formazione a tutto tondo.

Ma fittare una propria stanza privata aiuta a preservare le proprie abitudini ed avere maggiore privacy.

Insomma dipende tutto dal tuo carattere e dalle tue predisposizioni!

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