Il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione (L-16) ha la durata di tre anni.
Ha lo scopo di formare gli studenti attraverso una cultura sociale, giuridica, politica ed economica. Questo percorso è necessario per una valutazione critica dei fenomeni sociali, nazionali ed internazionali. Il corso di laurea presenta diversi curricula, non è uguale per tutti gli atenei: in generale si concentra sulle attività amministrative e organizzative del lavoro.
Come accedere a Scienze dell’Amministrazione?
Per immatricolarsi può essere necessario il superamento di un test di ingresso, che, se presente, varia da ateneo ad ateneo. Dunque, per informazioni specifiche visita il sito dell’Università a cui vorresti iscriverti.
Comunque, solitamente il test di ingresso per Scienze dell’Amministrazione è incentrato su: cultura generale, grammatica, inglese, comprensione testi e ragionamento logico.
Materie di studio
Le materie del corso di laurea non sono uguali per tutti gli atenei, così come i curricula; quelle principali riguardano:
- microeconomia, una branca dell’economia politica che si occupa di studiare i comportamenti economici del consumatore. Indaga le sue scelte e le decisioni dell’impresa, oltre alle dinamiche del suo mercato;
- anche macroeconomia appartiene al ramo di economia politica e studia le relazioni tra grandezze economiche. Nello specifico, si sofferma sui soggetti del sistema economico (spesa pubblica, produzione, prezzi);
- scienze delle finanze riguarda lo studio dello Stato e degli enti pubblici e, del modo in cui si procurano le risorse utili al bisogno collettivo;
- vi è poi statistica che studia un fenomeno con lo scopo di evidenziarne gli aspetti principali, prendendo in considerazione le leggi e la probabilità che lo regolano;
- il corso di laurea prevede anche alcuni esami di diritto: diritto pubblico, ad esempio, che è lo studio delle norme volte a organizzare lo Stato affinché funzioni; diritto commerciale, il quale regola i rapporti relativi alla produzione e distribuzione dei beni commerciali; diritto amministrativo, inoltre, è la disciplina giuridica della pubblica amministrazione, la quale si occupa della sua organizzazione, della sua attività e dei rapporti che si instaurano con gli altri soggetti pubblici o privati.
Scienze dell’amministrazione, fra giurisprudenza ed economia
La laurea in Scienze dell’amministrazione si presenta a “metà” fra Giurisprudenza ed Economia.
Come abbiamo detto, infatti, viene approfondito in maniera specifica la conoscenza di alcune branche del diritto. Ma, grazie ad alcuni esami propri dell’economia, viene sviluppata quella sensibilità economica e dei costi di gestione che ai giuristi manca.
Sbocchi professionali di Scienze dell’Amministrazione
Con la laurea in Scienze dell’amministrazione potrai lavorare sia come dipendente che come libero professionista.
Secondo quanto regolato dalle codifiche ISTAT, infatti, il corso abilita alla professione di segretario amministrativo, assistente di archivio e di biblioteca e tecnico di organizzazione dei fattori produttivi. Tra gli sbocchi professionali rientra anche quello di tecnico dell’organizzazione del lavoro e della gestione delle risorse umane. Potrai anche lavorare come funzionario di pubbliche amministrazioni in funzioni amministrative.
Inoltre, dopo aver conseguito la laurea in Scienze dell’amministrazione potrai, come detto, anche lavorare come libero professionista. Potrai infatti esercitare la funzione di consulente delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. Dopo apposita abilitazione, potrai anche essere consulente del lavoro, lavorando in proprio o in uno studio specializzato.
Si può poi proseguire i propri studi conseguendo la laurea magistrale in Scienze della Pubblica Amministrazione LM-63, che consente anche di insegnare accedendo alla classe di concorso A46 (Scienze Giuridico-Economiche)