Università della terza età: come non smettere mai di imparare

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In questo articolo parliamo di una realtà forse troppo poco conosciuta, ma per fortuna sempre più diffusa: le università della terza età. Funzionano come le università classiche, ma sono dedicate a tutte quelle persone che hanno superato l’età della gioventù. Inoltre presentano delle peculiarità. Ma a chi sono rivolte nello specifico? Come funzionano? Come ci si iscrive e, soprattutto, che cosa si può studiare?
Continua a leggere per avere tutte le risposte!

Cos’è?

Le università della terza età nascono negli anni ’80 e al giorno d’oggi sono conosciute anche come le “università popolari” o con il diminutivo di Unitre. Queste università sono enti regionali che funzionano come delle vere università. Il loro obiettivo principale è quello di integrare gli anziani all’interno del tessuto sociale permettendogli di imparare e di rafforzare le loro conoscenze attraverso dei corsi specifici.

Non c’è un limite di età per iscriversi. Infatti, è possibile trovare persone di diverse fasce di età: dai 50 ai 60 anni, fino ad arrivare anche ai 70 anni! Inoltre, non è neanche necessario avere conseguito il diploma per iscriversi. Questo perché molte persone anziane, ai loro tempi, hanno dovuto abbandonare la scuola (molti di loro non hanno neanche la licenza media).

Perchè scegliere l’università della terza età

Innanzitutto, ci sono dei requisiti necessari per poter frequentare questo tipo di università? Risposta breve: no! L’università della terza età nasce per permettere di rendere accessibile a tutti la possibilità di imparare ed anche per preservare la cultura italiana e favorire la sua divulgazione.
Molte persone che ormai sono in pensione, e che quindi hanno molto tempo libero a disposizione, decidono di intraprendere questo percorso. I motivi possono essere diversi: per tenersi impegnati; per tenere attive le funzioni celebrali; allenare la memoria; per colmare delle lacune; per imparare qualcosa di nuovo.

Queste realtà offrono grandi opportunità a tantissime persone, e per parteciparvi è necessaria solo una piccola quota di partecipazione. Una cifra irrisoria se paragonata alle tasse delle università classiche. Questa quota di partecipazione può cambiare da regione a regione, ma rimane comunque una cifra abbordabile per tutti, proprio perché l’obiettivo delle Unitre è quello dell’inclusione dell’accessibilità.

I piano offerta formativa

Si ok, ma cosa si studia davvero in queste università? Dare una risposta precisa non è possibile, spesso l’offerta formativa dipende anche dalla regione e dalle specificità culturali della città in cui ha sede l’università. Le Unitre sono infatti dislocate in tutto il territorio italiano ed ogni regione struttura i corsi in modo autonomo, a seconda della richiesta e della necessità.

I piano offerta fromativa (P.O.F) tra cui scegliere sono davvero tanti, dai più classici come:

  • lettere classiche
  • scienze giuridiche
  • filosofia
  • storia
  • arte

a quelli più moderni ed innovativi come:

  • informatica
  • lingue moderne
  • comunicazione
  • economia
  • cinematografia

In aggiunta, in queste università è possibile conseguire il patentino ECDL, ovvero la European Computer Driving Licence (la patente europea del computer). Questo corso fornisce tutti gli strumenti necessari per utilizzare apparecchiature informatiche di base o avanzate.

Nell’offerta formativa è prevista anche la partecipazione ad eventi culturali, teatrali, musicali, visite guidate, incontri con esperti, gite e molto altro.

Differenze con l’università classica

I corsi delle Unitre sono erogati da professionisti laureati; possono essere seguiti in aula (anche se non c’è obbligo di frequenza), oppure per via telematica (in diretta o in differita). Inoltre, sono previsti degli esami finali per ogni corso, così come avviene nelle università classiche.

La grande differenza è che frequentando una Unitre non si può conseguire una laurea, in quanto essa non è valida a livello legale. Nonostante ciò viene rilasciato un attestato alla fine dei corsi che, per l’appunto, attesta la partecipazione e l’esito positivo dell’esame, senza però costituire un valore legale di laurea.

Certificazioni e valenze

Le certificazioni ottenute durante il percorso dell’università popolare, come ad esempio il patentino ECDL, sono a tutti gli effetti certificazioni valide. Al contrario, gli attestati che vengono rilasciati dopo aver superato l’esame, non hanno valenza legale.

Università della terza età in Italia

Come accennato prima, le università della terza età sono presenti in tutta Italia. Tra le più conosciute troviamo le università di Roma e Milano:

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