Il Cultore della Materia

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Devi sostenere un orale e ti hanno detto che il più buono della commissione d’esame è il Cultore della Materia? Ma cos’è? Come diventare Cultore della Materia? Cosa può fare? Quanto guadagna un Cultore della Materia?

Rispondiamo a tutte queste domande.

Cos’è il cultore della materia

Il Cultore o Cultrice della Materia è uno studioso esperto in un determinato ambito disciplinare che viene accreditato dal Consiglio di Dipartimento di un ateneo.

I Cultori non devono aver necessariamente affrontato tutto il percorso accademico per diventare docente, con il dottorato, il concorso prima da associato, poi da ordinario ecc.

Non è però raro che un Professore Universitario di un determinato ateneo venga accreditato come Cultore presso un altro dipartimento.

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Come diventare Cultore della Materia

Le procedure variano leggermente da università ad università ma l’iter generale è il seguente.

Un docente del dipartimento deve fare una proposta per indicare un soggetto che, secondo lui, ha i requisiti e le competenze per diventare cultore della materia.

A tale richiesta, presentata nei modi previsti per ogni Università, si deve allegare certamente il Curriculum Vitae dell’aspirante cultore, l’elenco delle eventuali pubblicazioni scientifiche redatte e una serie di dichiarazioni che escludono incompatibilità.

L’ultima parola spetta al Consiglio di dipartimento che valuta i titoli e le esperienze relativamente al proprio Settore Scientifico-Disciplinare (SSD), e, se ritiene, tramite il Direttore di Dipartimento nominerà il cultore.

Quanto tempo dura il titolo

L’incarico di Cultore della Materia resta valido per tre anni dalla nomina. Solo durante questo periodo l’esperto può fregiarsi di questo titolo. Allo scadere del tempo previsto, la nomina può sempre essere riconfermata seguendo la stessa procedura già evidenziata.

Cosa può fare un Cultore

I Cultori non sono considerati docenti a tutti gli effetti. Nonostante questo possono svolgere alcune attività tipiche del professore universitario, così come previsto dal R.D. 1269/40 e s.m.i. e meglio specificato dal DPR 382/80.

Sempre a seconda di come è organizzato l’ateneo, infatti, possono:

  • far parte della commessione d’esame
  • supportare attività di docenza
  • supportare attività seminariali
  • supportare attività di laboratorio e/o esercitazioni

Quanto guadagna un Cultore della Materia

Abbiamo quindi visto cos’è e quali sono i suoi compiti, ma quanto guadagna un Cultore della Materia?

Nulla!

Più che un lavoro, si tratta di un titolo. Al Cultore non spetta quindi alcuno stipendio né indennità.

C’è però da dire che essere accreditati come Cultore della Materia rappresenta un’ottima referenza. Quindi anche se non verrà corrisposta alcuna somma di denaro, se se ne ha l’opportunità è certamente conveniente coglierla, anche in vista di possibili opportunità lavorative e soprattutto della considerazione che da questo titolo deriva in campo accademico.

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