Troppo poco conosciuto, il Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è estremamente interessante e offre numerosi sbocchi lavorativi interdisciplinari, particolarmente richiesti al giorno d’oggi. Vediamo insieme le caratteristiche di questo Corso di Laurea, dall’accesso alle opportunità di carriera, passando per il piano di studi.
Accesso a Ingegneria Biomedica
La Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica (Classe di Laurea L-09) è quasi sempre ad accesso programmato, vale a dire che bisogna superare una prova d’ammissione per potersi immatricolare. Generalmente il Test al quale dovrai sottoporti è un TOLC (per sapere di più su questa tipologia di prova, clicca qui) e si basa su 5 materie principali:
- Matematica
- Scienze
- Logica
- Comprensione verbale della Lingua Italiana
- Lingua inglese
Ci sono diversi modi per arrivare al Test preparati, come ad esempio l’esercizio attraverso i manuali di preparazione (mi raccomando controlla che siano aggiornati) e ovviamente avere una base di conoscenza in campo Matematico e/o Scientifico! Nel caso non si riesca a raggiungere il punteggio minimo per superare la prova d’ammissione, c’è sempre la possibilità di accedere al percorso di studi con degli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi) da recuperare.
Cosa si studia
Nel corso dei tre anni le materie affrontate andranno dalle più “basiche” alle più specifiche, per un totale di 180 CFU. Al primo anno dovrai superare esami di Algebra, Analisi Matematica, Economia e Organizzazione Aziendale; Fisica, Chimica e Informatica. Corsi che ti forniranno le fondamenta per procedere nel Percorso Accademico. Al secondo anno le materie diventeranno via via più specifiche e si baseranno principalmente su: Biomedicina, Fisiologia, Biostatistica, Elettronica e Meccanica. Il terzo anno, invece, è incentrato su: Biochimica, Biomeccanica e tutte le discipline pratiche e teoriche specifiche dei settori dell’Ingegneria Biomedica.
Parliamo di materie quali:
- Bioingegneria Chimica
- Fenomeni Bioelettrici
- Tecnologia Sanitaria
- Impianti Protesici
- Scienze e Tecnologie dei materiali
- Strumentazione Biomedica
Sbocchi lavorativi per Ingegneria Biomedica
Le opzioni a cui puoi fare riferimento, dopo la Laurea Triennale sono fondamentalmente tre:
- Lavorare in ambito Industriale, quindi in aziende Biomediche o Farmaceutiche
- Lavorare in Strutture Pubbliche o Private per gestire apparecchiature sofisticate o risolvere problemi tecnologici;
- Continuare con gli studi Magistrali (altri 2 anni) e proseguire come Ricercatore Universitario.
Ecco alcuni dei profili lavorativi a cui avrai accesso dopo la sola Triennale:
- Ingegnere Biomedico per la Ricerca e lo Sviluppo Medico
- Product Specialist
- Ingegnere Clinico
- Progettista di strumentazione Biomedica
- Ingegnere per lo sport e la riabilitazione
- Progettista Specialista di protesi e organi artificiali
- Ingegnere Bioinformatico
- Ingegnere Specialistico di Telemedicina
Quello che rende speciale e un laureato in Ingegneria Biomedica è la sua formazione, pratica e specialistica, volta all’innovazione e allo sviluppo, due elementi che rendono il suo lavoro richiesto in molteplici campi disciplinari.
Chi è un Ingegnerie Biomedico
A differenza di chi studia Biotecnologie, l’Ingegnere Biomedico è innanzitutto un Ingegnere! L’Ingegnere Biomedico è quella figura che unisce le competenze tecniche dell’Ingegneria alle componenti Biologiche, ovvero la materia vivente. Vale a dire unire l’Ingegneria Meccanica al campo della Medicina, e può operare dunque in campo clinico.
Dove studiare
Gli Atenei italiani che offrono il percorso Triennale in Ingegneria Biomedica non sono molti, infatti, per questo tipo di formazione, è più facile trovare Lauree Magistrali. Ma ecco elencate le Università italiane con percorso Triennale in L-09:
- CAGLIARI – Università degli Studi di Cagliari
- FIRENZE – Università degli Studi di Firenze
- MILANO: Politecnico di Milano
- MOLISE: Università degli Studi del Molise
- PALERMO: Università degli Studi di Palermo
- PESCARA: Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”
- ROMA: Università degli Studi “Niccolò Cusano”, Università di Roma “La Sapienza”, Università di Roma “Tor Vergata”
- TORINO: Politecnico di Torino