Studente lavoratore: tutto quello che c’è da sapere

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Sono sempre di più gli studenti che scelgono di frequentare l’Università e di lavorare allo stesso tempo. 

Giovani che vogliono essere indipendenti o ragazzi che hanno la necessità di avere uno stipendio per poter pagare gli studi oppure chi lavora e decide di potenziare la propria formazione per avanzare di carriera e ricoprire un ruolo di maggiore autorità.

In questo articolo andremo a vedere chi è lo studente lavoratore, le agevolazioni, i vantaggi e tanto altro.

Studente lavoratore: chi è

Per studenti-lavoratori si intendono tutti i laureati che hanno avuto esperienze lavorative durante il corso di studi (per lo più saltuarie). Questi sono diversi dagli lavoratori-studenti che si intendono i laureati che hanno avuto un rapporto di lavoro continuativo a tempo pieno per almeno la metà del percorso universitario.

Come si ottiene lo status 

Viene riconosciuto lo status di studente lavoratore allo studente iscritto ai corsi di laurea o di laurea magistrale, impegnato non occasionalmente in qualsiasi attività di lavoro subordinato, autonomo o professionale

Alla domanda di riconoscimento dello status è richiesta l’ulteriore documentazione: 

  • contratto di lavoro o contratto di servizio civile, in caso di lavoro subordinato o servizio civile; 
  • iscrizione ad un albo professionale o alla Camera di commercio, partita IVA o documentazione attestante l’avvio di un’attività, in caso di lavoro autonomo o professionale. 

Inoltre alla richiesta deve essere allegata la documentazione attestante l’effettivo svolgimento dell’attività dichiarata (ad esempio, commesse, incarichi, fatture). Deve essere indicata anche la durata del lavoro o dell’attività, che non può essere inferiore a tre mesi continuativi nell’arco dell’anno accademico. 

Studente lavoratore: agevolazioni e vantaggi

Ad occuparsi dei diritti dello studente lavoratore è innanzitutto l’articolo 10 dello Statuto dei lavoratori (oltre alla carta degli studenti) che ne riconosce la posizione attribuendo ad esso delle agevolazioni ulteriori rispetto ai normali dipendenti.

Essere uno studente lavoratore è sicuramente difficile e impegnativo, ma c’è una buona notizia. Ovvero che ci sono delle agevolazioni di cui puoi usufruire per riuscire a raggiungere il tuo obiettivo: la laurea!

Numerose sono le agevolazioni. La prima agevolazione dà la possibilità di richiedere permessi giornalieri retribuiti per sostenere un esame oppure per frequentare lezioni, convegni e/o seminari. Per giunta, l’azienda potrebbe richiedere dei documenti che accertino tali attività. 

È diritto dei lavoratori richiedere i permessi indipendentemente dal momento di iscrizione al corso di laurea, quindi prima o dopo essere stato assunti. Inoltre i permessi sono validi anche se l’area formativa è diversa rispetto al settore in cui il lavoratore opera.

Altre agevolazioni 

Tra le altre agevolazioni, regolamentate dai contratti collettivi, troviamo la possibilità di avere turni agevolati. Questo consente agli studenti di frequentare le lezioni e/o prepararsi per gli esami.

Lo studente può inoltre richiedere (con specifica documentazione da presentare all’azienda) 150 ore di permessi straordinari, da utilizzare nell’arco di 3 anni. Le 150 ore di permesso non spettano indistintamente a tutti i tipi di lavoratori. Tale agevolazione, infatti, riguarda solamente i lavoratori a contratto indeterminato full-time.

Un’altra importante agevolazione a disposizione dello studente lavoratore è il congedo formativo per chi è impiegato presso la stessa azienda da 5 anni. Cioè è possibile avere un periodo di sospensione dal lavoro non superiore a 11 mesi per attività formative.

Congedo: altre informazioni

Durante tale periodo il datore non può licenziare il dipendente lavoratore, ma questi, pur conservando il diritto al posto, non ha diritto alla retribuzione.

Inoltre, tale periodo non si calcola ai fini dell’anzianità di servizio e non è cumulabile con ferie, malattia e con altri congedi; esso può essere interrotto nel caso di grave e documentata infermità, di cui sia data comunicazione scritta al datore di lavoro.

Il datore di lavoro non è obbligato ad accettare la richiesta di congedo per la formazione; potrebbe anche spostarne la data in caso di comprovate esigenze organizzative, secondo quanto previsto dal contratto collettivo.

Il dipendente a cui viene immotivatamente negato il permesso di 150 ore annue per la frequenza di un corso di formazione professionale ha diritto al risarcimento anche in termini di perdita di chance derivata dal non aver conseguito la qualifica che il corso stesso rilascia, con le conseguenze in termini di incrementi stipendiali e maggiore possibilità di lavoro.

Scopri, leggendo il nostro articolo, quali sono gli altri diritti degli studenti universitari.

Tasse

Gli studenti lavoratori che hanno un ISEE non superiore a quello stabilito dalle singole università hanno diritto ad essere esonerati dal pagare il 30% della tassa d’iscrizione e dei contributi universitari del primo anno. 

Negli anni successivi per ottenere la stessa esenzione dovranno dimostrare di aver conseguito durante l’anno precedente almeno il 20% dei crediti previsti.

Il diritto sopracitato spetta solo agli studenti che svolgono attività lavorative in qualità di dipendente da almeno 6 mesi oppure nel caso del lavoratore autonomo con Partita Iva (con reddito complessivo netto non inferiore a 7.000 Euro).

Se vuoi avere le idee più chiare, leggi il nostro articolo riguardo il pagamento online delle tasse!

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